La Nuova Sardegna

Olbia

Olbia, l’Aga Khan si è ripreso Meridiana

di Guido Piga
Olbia, l’Aga Khan si è ripreso Meridiana

Liquidato Gentile, nuovo ad Scaramella. Accordo all’orizzonte con l’emiro del Qatar per cedere compagnia e aeroporto

16 gennaio 2013
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OLBIA. Gentilmente messo fuori squadra il suo socio forte, l’Aga Khan da ieri si è ripreso tutto il campo: Meridiana fly è (di nuovo) sua, solo sua, con il 90% del capitale. Le nozze con Giuseppe Gentile, istrionico comandante con la passione per la creazione di compagnie aeree, sono finite con un assegno milionario. Niente rispetto alle cifre del divorzio Berlusconi-Lario, ma comunque un pacchetto consistente di soldi che entreranno nelle casse dell’ex ad per togliere il disturbo: 25 milioni.

Ora per l’Aga Khan comincia la nuova vita: ricapitalizzerà la società (con almeno 100 milioni) e poi la darà in sposa. Al Qatar. Il fondo del paese arabo che pompa gas - quarto produttore al mondo, fornitore per i consumi dell’Italia con una quota del 10%, già proprietario della Costa Smeralda - vuole tutto o niente. Zero compromessi. Ossia, la compagnia (indebitata) ma soprattutto la gestione dell’aeroporto di Olbia (aviazione generale compresa) che invece tira fuori utili. Sarebbe il primo passo per la conquista anche degli scali di Alghero e Cagliari in via di privatizzazione.

È questo lo scenario più realistico all’orizzonte della Sardegna. È un po’ meno nero per i dipendenti della società olbiese: 2040, di cui 1350 in cassaintegrazione. Sempre che l’Aga Khan, come l’uomo del Monte, dica sì all’operazione.

Addio a Gentile. Il cda della svolta è durato quasi otto ore. Oggetto: i debiti di Meridiana fly, ormai insostenibili, come ha denunciato pubblicamente l’aereo pignorato dagli aeroporti di Roma (gruppo Benetton)per il mancato pagamento delle tasse.

Una malattia, due cure: i consiglieri si sono trovati a discutere delle proposte dell’Aga Khan (aumento di capitale) e di Gentile (concordato preventivo con i creditori). Ha vinto il primo, forte della maggioranza del cda. A Gentile, sconfitto, non è rimasto altro che rassegnare le sue dimissioni. Il nuovo amministratore delegato della compagnia è Roberto Scaramella, 44 anni, diigente di primo piano di Akfed, il fondo di Karim che si occupa di sviluppo in Asia e Africa.

Scaramella ha in mano la chiave per far ripartire la compagnia aerea ed è, soprattutto, l’uomo che tiene i rapporti con il mondo politico (Regione in primis). Sarà lui a studiare i dossier sulla prossima vita di Meridiana fly, che quest’anno compie 50 anni di vita.

Aumento di capitale. Il primo passo è la ricapitalizzazione. L’ennesima. Dal 2006 a oggi, l’Aga Khan ha iniettato nelle casse della compagnia ben 366 milioni. Dovrà tirarne fuori almeno altri 100. Perché il patrimonio netto è in rosso: 23,7 milioni contro i 61,8 del 2011, anche per via della perdita di esercizio di 54 milioni. E perché i debiti scaduti verso i creditori sono arrivati a 99 milioni. I soldi freschi dovrebbero rassicurare il mercato e tutti gli aeroporti italiani.

Arriva il Qatar. Chiusa la ricapitalizzazione, l’Aga Khan si troverà una compagnia sana (nel perimetro resteranno anche i Boeing di Air Italy, l’ex vettore di Gentile), ma, ancor più che in passato, bisognosa di un partner forte. L’identikit c’è già: Qatar Airways, compagnia di stato dell’Emiro. I contatti, sempre negati dalle parti, non si sono mai interrotti. Al piano stanno lavorando un paio di advisor, con la Regione in attesa vigile.

Il problema è uno, ma non di poco conto: il Qatar non vorrebbe entrare in società con l’Aga Khan. Non che i rapporti tra l’emiro Al Thani (islamico, di confessione sunnita) e l’Aga Khan (confessione sciita) siano pessimi. Anzi. Il fatto è che il Qatar, in queste operazioni, vuole arrivare al 100%. La proposta che i dirigenti qatarioti (Navid Chamdia in testa) vogliono avanzare a Karim è semplice: sono pronti ad accollarsi la compagnia aerea, ma vogliono anche la Geasar, la società che gestisce l’aeroporto di Olbia e l’aviazione generale. Sarebbe come tornare a 50 anni fa: la Costa Smeralda diventerebbe un unico sistema turistico, dagli aerei agli hotel. Ma c’è un ostacolo: l’Aga Khan, che ha fatto di tutto per non far fallire Meridiana fly, potrebbe cercare un altro partner, magari disposto a lasciargli la gestione dello scalo per vip, suo pallino. Che cosa farà? Ieri non l’ha detto, anche se sulla sua presenza a Olbia c’è un piccolo giallo: c’era il suo aereo personale, ma lui avrebbe seguito il cda in videoconferenza. Segno, comunque, dell’estrema delicatezza della giornata.

Tre aeroporti. Il Qatar non vuole un lanciare takeover ostile sul gruppo Meridiana. Vuole un’intesa leale con l’Aga Khan. Perché mettere le mani sullo scalo di Olbia sarebbe solo l’inizio della scalata agli altri due aeroporti, Alghero e Cagliari, in vendita. Che questo sia il loro piano, del resto, l’ha ammesso anche Cappellacci dopo le visite a Doha. Intervistato sulle mire del Qatar per Meridiana fly, il governatore ha risposto che i qatarioti sono interessati al “sistema aeroportuale sardo”. Il Risiko dei cieli sarebbe completato.

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