La Nuova Sardegna

Olbia

Sardinia Ferries raddoppia la linea

Sardinia Ferries raddoppia la linea

Dalla prossima settimana il Sardinia Vera collegherà Golfo Aranci con Livorno

15 gennaio 2013
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GOLFO ARANCI. Non solo nuvole nere sui porti del nord dell’isola, qualche notizia positiva, come un miracolo, arriva. La Sardinia Ferries ha annunciato che dalla prossima settimana metterà sulla Golfo Aranci-Livorno una nuova nave, la Sardinia vera. Un traghetto più piccolo della Mega Express, che viaggia solo per quattro giorni alla settimana. Il nuovo collegamento consentirà di unire lo scalo con la penisola per tutta la settimana e in alcuni giorni consentirà di avere anche un raddoppio delle tratte. Il primo segno di vita per i porti della Gallura in questo inizio disastroso del 2013, che per ora ha registrato solo cancellazione di tratte, fughe di armatori e cassa integrazione per i lavoratori. Ma sottotraccia segna anche in un certo senso la fine di un accordo tra gentiluomini che aveva caratterizzato la politica dei trasporti nel Tirreno. Da una parte c’è Vincenzo Onorato, proprietario della Moby e azionista di peso della Cin-Tirrenia. Dall’altra l’armatore corso Pascal Lota, proprietario della Corsica e della Sardinia Ferries.

Nulla di scritto o pianificato, ma due strategie aziendali che tendevano a evitare doppioni o una concorrenza al massacro sulle stesse rotte.

Ma con l’arrivo della crisi e forse la possibilità di assorbire una parte del traffico lasciato a terra dallo stop delle navi di Armamento Sardo, la Sardinia Ferries ha deciso di raddoppiare il suo impegno sullo scalo di Golfo Aranci. I suoi traghetti potranno trasportare solo mezzi guidati. A Golfo Aranci non c’è un’area attrezzata che possa ospitare i semirimorchi, ma questo non sembra preoccupare l’armatore corso che si è lanciato in questa scommessa. Per il sistema portuale del nord dell’isola è quasi un miracolo. Dalla fine dell’estate si sono registrati solo cancellazioni di rotte e fughe di intere compagnie. La Flotta Sarda è affondata in modo definitivo. In Regione si fabbrica una società che dovrebbe riprendere il largo, ma per ora tutto resta sulla carta. La continuità delle merci non esiste, né le tariffe per i passeggeri sembrano essere controllabili. Per ora sono rimaste a Olbia solo la Moby e la Tirrenia, quattro rotte in tutto, a cui si deve aggiungere la Sardinia Ferries, il resto è un deserto. La Gnv e la Snav non sembrano intenzionate ad affacciarsi sull’Isola Bianca e anche le due compagnie padrone dello scalo restano molto caute. Qualsiasi investimento sbagliato equivale a perdere milioni di euro.

In questo quadro negativo si deve aggiungere anche lo stop ai due traghetti merci di Armamento Sardo. La compagnia dell’unico armatore sardo, si è fermata, non perché avesse buchi nel bilancio, al contrario, ma perché Delfino Bianco e Delfino Grigio erano stati messi in mare dal gruppo Nieddu Trasporti per portare da una parte all’altra del Tirreno i propri semirimorchi. Solo dopo si sono aperti anche agli altri autotrasportatori.

Ma visti i costi di gestione e le offerte avute dalle altre compagnie di navigazione il gruppo ha deciso per ora di sospendere le corse. Ecco perché in questo quadro la scelta di Sardinia Ferries viene accolta con soddisfazione dall’Autorità portuale del Nord Sardegna, nella speranza che questo sia il primo segno di una ripresa di un settore che rischia il tracollo. (l.roj)

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