La Nuova Sardegna

Olbia

NUOVI MOVIMENTI

Il Partito pirata all’arrembaggio

Il Partito pirata all’arrembaggio

Non si esclude che una sua cellula possa mettere radici in città

02 gennaio 2013
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TEMPIO. Forse una delle novità maggiori delle prossime elezioni sarà anche in Gallura la presenza del Partito pirata. Circolano, infatti, sempre più insistentemente le voci che danno per sicura una candidatura di esponenti di questo partito nelle circoscrizioni elettorali del nord Sardegna.

In realtà, tutto dipenderà dalle scelte che verranno fatte a livello nazionale. Tant’è che se il Partito pirata darà carta bianca ai suoi sostenitori, niente esclude che una sua cellula non si metta in evidenza anche a Tempio. Se così fosse, il capoluogo gallurese rinverdirebbe la memoria di storico luogo avanguardista per la fondazione e formazione di nuovi movimenti e soggetti politici. In principio furono i socialisti (e Tempio ne ospitò alcune delle prime formazioni isolane), quindi dei sardisti e ora, chissà, dei nuovi bucanieri della politica. Quali possano essere i pirati locali non è facile stabilirlo. Al riguardo e al momento, non si hanno certezze, ma solo illazioni e voci che devono trovare conferma. Viene però facile sospettare che a prestare il proprio volto al Partito pirata possano essere in città e in Gallura quei politici che con il mondo del web hanno sempre avuto un rapporto privilegiato, dimostrando, con questa loro familiarità con la grande rete, un certo distacco dall’immagine del classico politico da palazzo. Ma che cos’è il Partito Pirata? Quali sono i principi che lo ispirano? Anche se la sua identità è sempre meno invisibile, pochi sanno in realtà che cosa sia il partito dei pirati. Non è, innanzitutto, una trovata carnevalesca. Di tutto ha, in effetti, bisogno la politica italiana, fuorché di iniziative goliardiche. Anzi, i cosiddetti pirati intendono richiamarsi a forme di serietà e sobrietà che, a loro dire, possono essere garantite solo da un’effettiva partecipazione democratica ai processi decisionali. Processi che nella grande rete possono avere la loro naturale applicazione. Uno strumento potrebbe essere, ad esempio, il Liquid Feedback, “una piattaforma di voto – si legge in uno dei siti internet che diffondono il verbo dei pirati – che consente l'applicazione di strutture organizzative orizzontali e permette ad ogni iscritto al Partito di poter esprimere in qualsiasi momento e su qualsiasi tematica il proprio voto, partecipando così di fatto alle scelte del Partito”. Un po’ come hanno fatto molti esponenti del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, al quale, non a caso, i Pirati guardano con simpatia. Il fatto, poi, che a Tempio il movimento di Grillo stia facendo sempre più discutere potrebbe essere più che una sorprendente circostanza, una coincidenza da valutare attentamente. (g.pu.)

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