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gli industriali

«La città del futuro? Non solo mattoni»

«La città del futuro? Non solo mattoni»

OLBIA. Lo sviluppo urbano? Prima di tutto, le infrastrutture e i servizi. È questo, in sintesi, il senso dell’intervento dell’Associazione degli industriali del nord Sardegna nel dibattito sulla...

09 settembre 2012
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OLBIA. Lo sviluppo urbano? Prima di tutto, le infrastrutture e i servizi. È questo, in sintesi, il senso dell’intervento dell’Associazione degli industriali del nord Sardegna nel dibattito sulla programmazione urbanistica e sul futuro piano regolatore cittadino. Con i toni garbati del dialogo gli industriali indicano paletti e priorità. «Partiamo dalla pressante necessità di rivitalizzare il comparto dell'edilizia, attraverso una nuova e moderna visione strategica delle ipotesi di sviluppo di Olbia - dice il presidente Pierluigi Pinna - il dibattito che si sta sviluppando in merito alle prospettive di sviluppo e pianificazione di Olbia, merita un'attenta riflessione per le oggettive ricadute positive ed opportunità immediate che deriverebbero da un'oculata gestione delle varie fasi progettuali e, si spera, esecutive». «Come sempre accade in queste circostanze - aggiunge Pinna - il dibattito si concentra sulle scelte da adottare nella pianificazione dello sviluppo edilizio che la città dovrebbe avere nei prossimi anni, con l'analisi dell'edificato esistente, la sua conseguente riqualificazione e la contemporanea previsione delle aree di espansione oltre la cinta urbana consolidata. Siamo convinti che dopo l'intenso sviluppo edilizio che ha interessato nell'ultimo ventennio il comune di Olbia, sia necessario privilegiare ed effettuare un'organica riorganizzazione del costruito che, partendo dall'esistente, contestualmente crei le condizioni per un sistema di infrastrutture e servizi all'interno della città, che soddisfi la crescente esigenza di qualità e di vivibilità urbana».

Non solo mattoni, dunque. La visione degli industriali è più ampia, come spiega il presidente: «Le grandi infrastrutture di cui si è dotata la città, dal moderno aeroporto all'importante scalo marittimo, costituiscono un patrimonio che non deve essere circoscritto al sito specifico, ma sarebbe opportuno, se non fondamentale, individuare e progettare i necessari snodi infrastrutturali che mettano in stretta correlazione le stesse con l'ambito urbano immediatamente adiacente oltre che con il territorio più vasto. Ne consegue che la città, comprese queste infrastrutture, debba necessariamente riqualificarsi e adeguarsi in tutte le sue componenti urbane, dal residenziale-commerciale ai servizi primari e secondari, con un'adeguata qualità edilizia e architettonica i cui standard siano in linea o superiori alle realtà urbane similari del panorama nazionale e/o internazionale». «Il tutto - conclude Pierluigi Pinna - all'interno di un contesto progettuale complessivo, di altissimo valore, che garantisca ai vari quartieri della città una stretta interrelazione infrastrutturale che porti al superamento delle situazioni di sofferenza che interessano tutto il nucleo urbano. La presenza di ben 17 piani di risanamento rendono quando meno attuale questa esigenza. Siamo convinti che gli ambiti urbani consolidati, soprattutto se costruiti in maniera urbanisticamente discutibile, necessitano di strategie di intervento con la più ampia condivisione degli attori interessati, dalle organizzazioni datoriali e quelle sindacali, dagli operatori del sociale alle rappresentanze politiche, in modo tale che le strategie di sviluppo condiviso costituiscono le linee guida che le attuali come le future generazioni dovranno perseguire. Confindustria vede con favore e conferma il suo sostegno alle iniziative che stanno animando questo dibattito, nella convinzione che un'azione convinta di intervento a sostegno della riqualificazione urbana di Olbia potrà porre le premesse per un rapido rilancio del comparto dell'edilizia, con i suoi indubbi benefici per tutto l'indotto che il settore interessa».(m.b.)

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