La Nuova Sardegna

Olbia

Il Wwf ai vip della Costa Smeralda: «Ambiente uguale per tutti»

Il Wwf ai vip della Costa Smeralda: «Ambiente uguale per tutti»

I diportisti vip minacciano di disertare la Sardegna per i divieti nelle aree marine protette. Secci: «Le norme devono essere rispettate da tutti»

14 agosto 2012
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OLBIA. «La legge è uguale per tutti. Nella costa nordorientale della Sardegna le isole di Mortorio e Soffi rientrano nella zona MA del parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena, dove vige la tutela marina integrale e sono quindi proibiti transito ravvicinato di natanti e ancoraggio». Lo ricorda il presidente dell Wwf Sardegna, Antonello Secci, in riferimento alle lamentale dei diportisti vip frequentatori della Costa Smeralda, che - secondo quanto riporta «Il Corriere della Sera» di oggi - minacciano di disertare la Sardegna a causa dei divieti nelle zone protette.

«Non riusciamo a capire le lamentele dei diportisti d’alto bordo che minacciano addirittura di andare via dalla Sardegna perché viene precluso l’accesso in una zona off-limits», aggiunge Secci. «Le norme vanno rispettate sia dai cosiddetti comuni mortali, sia da chi non deve fare salti mortali per arrivare a fine mese. Per questo va incoraggiato e sostenuto il lavoro degli enti preposti alla tutela e al controllo del nostro meraviglioso profilo costiero, ovvero guardia costiera, corpo forestale, guardia di finanza, carabinieri, polizia e vigili urbani dei comuni costieri. Il loro lavoro merita rispetto, soprattutto in un periodo come quello estivo dove innumerevoli sono le emergenze ambientali, a cominciare dagli incendi e dai salvataggi in mare». «Questi paradisi naturali, preclusi all’attracco», prosegue il presidente del Wwf Sardegna, «sono il nostro biglietto da visita in tutto il mondo. Sono pezzi di terra e cielo dove il tempo pare essersi fermato, scampati alla speculazione selvaggia che sta deturpando da decenni le nostre coste».

«I diportisti sanno bene», conclude Secci, «che in tutte le parti del mondo dove sono presenti parchi nazionali esistono norme di tutela che nessuno si sogna di disattendere, a meno che non ci si ritrovi nella Repubblica delle banane, ma non è certamente questo il nostro caso. Un suggerimento, comunque, a chi oggi minaccia la fuga e protesta per i vincoli: sapete già dove potete andare a ormeggiare i vostri panfili in luoghi senza vincoli e senza regole».

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