La Nuova Sardegna

Olbia

Siti archeologici, la coop è alle corde

di Alessandro Pirina
Siti archeologici, la coop è alle corde

La Soprintendenza conferma le perplessità sull’impresa di pulizia e giardinaggio che si è aggiudicata il servizio

07 luglio 2012
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. La Soprintendenza nega che la coop «Il Contrasto» abbia svolto attività in ambito archeologico. A un mese dalla rivolta degli archeologi arriva la prima risposta ufficiale alle domande poste dalla «grande coalizione» di studiosi e addetti ai lavori con a capo Agostino Amucano. Una dichiarazione che conferma i dubbi e le perplessità manifestati dal gruppo, arrivato al secondo posto nella gara d’appalto per la gestione dei siti archeologici, superato in graduatoria proprio dalla coop «Il Contrasto». «Un’entità di tale nome _ dichiara il soprintendente di Sassari e Nuoro ad interim, Marco Minoja _ non risulta a questa Soprintendenza essere titolare di attività di gestione di aree archeologiche nei territori di sua competenza in data posteriore al 23 gennaio 2012».

Poche ma chiare parole per smentire quanto la cooperativa aggiudicataria aveva dichiarato alla Camera di commercio il 23 gennaio scorso alle 12.26, esattamente 34 minuti prima della scadenza del bando, ovvero di aver cominciato, e proprio in quel momento, a gestire aree archeologiche. «Il Contrasto» è, infatti, principalmente una cooperativa che si occupa di pulizia, lavanderia, giardinaggio, servizi facchinaggio, ma nel suo statuto non risulta la gestione di monumenti e siti. Il bando comunale, comunque, non aveva richiesto questa voce. Per poter partecipare all’appalto bastava una dichiarazione di inizio attività in quell’ambito. La cooperativa l’ha presentata, ma la tempistica - quei 34 minuti che separano la dichiarazione e la scadenza del termine - ha destato perplessità nei concorrenti della «Oltrans Service» (che hanno anche presentato ricorso al Tar), e in particolare del gruppo di Amucano, di cui fanno parte diversi giovani professionisti del territorio. Che, infatti, hanno chiesto pubblicamente alla coop, all’amministrazione comunale, alla Soprintendenza di conoscere il nome dell’area archeologica di cui «Il Contrasto» curava la gestione.

Per un mese silenzio assoluto , fatta eccezione per le parole del sindaco Gianni Giovannelli. «L’ufficio legale del Comune _ aveva detto alla Nuova _ mi ha detto che la dichiarazione di inizio attività è ininfluente ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto».

Quindi, anche se non corrispondente al vero, come ha sentenziato ora la Soprintendenza. In quell’occasione, però, il primo cittadino aggiunse anche che nel caso in cui la coop – presieduta da Aida Hidalgo, affiancata da Gianfranco Nizzardo e Durdica Bacciu – non avesse fornito i nomi e le qualifiche delle figure professionali, così come contemplate nel bando, sarebbe stata inequivocabilmente esclusa dalla gara. Ora, quindi, non resta che attendere che «Il Contrasto» indichi i nomi del coordinatore - con laurea triennale – e dei cinque super archeologi – sia laurea triennale che specialistica, più specializzazione – per avere una risposta alla seconda domanda posta dallo stesso Amucano e dal suo team. Prima della risposta, però, potrebbe arrivare la pronuncia del Tar. Un ricorso, infatti, è già stato presentato dalla Oltrans Service e non si escludo sviluppi clamorosi.Nel frattempo, gli 8 siti cittadini sono da quasi quattro mesi, per di più in piena estate, completamente sprovvisti di guide per i turisti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative