La Nuova Sardegna

Olbia

Stazzi e Cussogghj fa tappa in alta Gallura

Stazzi e Cussogghj fa tappa in alta Gallura

Oggi e domani l’iniziativa della Provincia si terrà ad Aglientu e nel prossimo week end in città

19 maggio 2012
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TEMPIO. Si chiamerà “Ghjanni Abbalti” (porte aperte),l’edizione tempiese di “Stazzi e Cussogghj”, la manifestazione creata dalla Provincia Olbia – Tempio che, in forma itinerante, dal 5 maggio sta toccando settimanalmente diversi centri della Gallura. La manifestazione, nata con lo scopo precipuo di preparare e allungare la stagione turistica, mostrando usanze costumi, canti, tradizioni e antichi mestieri si è già svolta, con successo di pubblico a Santa Teresa e Trinità. Oggi e domani sarà ad Aglientu. Fra una settimana, sabato 26 e domenica 27 invece, arriverà a Tempio con una serie di manifestazioni e iniziative, tutte curate dalla Pro loco. «Abbiamo scelto di identificare la manifestazione provinciale chiamandola “Ghjanni Abbalti” – spiega Tonino Pirrigheddu, presidente dell’associazione turistica – per evidenziare un’antica usanza tempiese chiamata “Greddhula” che altro non è che il nome gallurese dell’Edera. Quando il vignaiuolo spillato il primo vino della stagione, decideva, (dopo avere messo da parte la provvista per la famiglia ), di vendere il rimanente, lasciava aperte le porte della sua casa e all’uscio appendeva alcuni rami di edera per far intendere ai passanti che si poteva acquistare del vino. Da qui, conclude Pirrigheddu, anche l’abitudine di chiamare “Gredduli” le vecchie bettole che noi per l’occasione riapriremo».

Intenso e per certi versi suggestivo il programma predisposto dalla Pro Loco per celebrare e recuperare il ricordo di quella cultura contadina che a Tempio, nonostante la sua identificazione di città, ha resistito sino alla fine degli anni 60. Da non perdere sicuramente, sabato alle 10 in Piazza Gallura, il rito della spartizione dei beni della terra quando contadini e proprietari terrieri si “Spaltini” (spartiscono) i frutti di un anno di lavoro. La giornata proseguirà quindi con la sfilata di contadini, carri a buoi asini e cavalli sino al Chiostro degli Scolopi. Qui si esibiranno in una rassegna di arti e mestieri antichi, il maniscalco, il fabbro il quadrettaio( lavorante del sughero), il coltellaio e lo scalpellino. Affidate allo storico Tomaso Panu e allo scrittore Franco Fresi le relazioni scientifiche sulle diverse manifestazioni della giornata. Previste anche visite ai diversi musei cittadini ed una conferenza su Moscato e vini di Gallura organizzata, con degustazione finale, dalla Confraternita del Moscato. Ad una quindicina di cori e gruppi folk, provenienti da diversi centri della Sardegna invece, è stato affidato l’incarico di allietare la due giorni della manifestazione. Per informazioni,rivolgersi alla Proloco cittadina, in piazza Gallura o telefonare allo 079 631273.(a.m.)

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