La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Monte senza fogne Manca una condotta di appena 80 metri 

di Stefania Vatieri
Il Monte senza fogne Manca una condotta di appena 80 metri 

La nuova rete fognaria cittadina si conclude alla Solitudine Sospesi da oltre dieci anni i lavori di collegamento  

23 giugno 2017
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NUORO. Per collegare la Solitudine alla rete fognaria cittadina mancano all’appello appena 80 metri di tubazione. È questa la distanza che separa il reticolo di tubature di acque reflue delle 304 strutture presenti nel monte Ortobene (tra abitazioni ed esercizi ricettivi) e il depuratore di Su Tuvu, nella vallata di Baddemanna, a qualche chilometro da Nuoro. L'eterna incompiuta, a distanza di un decennio dalla sua parziale realizzazione, sta causando l'inquinamento delle falde acquifere della montagna: le “acque nere” prodotte dagli oltre 200 residenti del Monte vengono riversate in vasche di raccolta disperdenti e spesso non sono a norma, con conseguente fuoruscita di liquami nel terreno.

La grave situazione in cui versa il parco è stata sollevata qualche settimana fa dall'ex direttore dell'Ente Foreste Felice Corda, che ripetutamente ha denunciato il fatto definendolo inaccettabile. «Se l’amministrazione comunale ha davvero a cuore il futuro del Monte dovrebbe preoccuparsi della sua tutela e di quella dei cittadini», ammonisce l'ex direttore. «Fogne a parte, mancano ancora oggi le vie di fuga di Farcana e Jacu Piu, di cui se ne parla dall'incendio del 1971. L'opera era stata appaltata nel febbraio del 2009 dalla giunta Zidda ma non è mai stata realizzata», conclude Corda.

Lo stato di emergenza liquami del Monte Ortobene era noto a tutti già nel lontano 2004, quando un team di tecnici del Comune aveva condotto uno studio approfondito sulla montagna. Da quello studio scaturì un lungo report, patrocinato dalla Regione Sardegna, dall titolo "Piano di gestione della zona di protezione speciale Monte Ortobene", dal quale emergono tra le altre cose le evidenti carenze dell'impianto fognario e le relative conseguenze. «Le strutture abitative possono essere causa del rilascio di reflui sul terreno che determinano nel tempo una diffusione di sostanze inquinanti nelle falde acquifere costituendo fattore limitante alla crescita naturale delle piante e incidendo complessivamente si tutti gli habitat e sulla fauna – si legge nel documento –. La rete di distribuzione risulta realizzata in parte. È presente un collettore fognario che da Solotti convoglia i reflui alla Solitudine. Non esiste una rete fognaria diffusa, né i pianti di depurazione centralizzati. Le strutture ricettive, le residenze sono in generale dotati di impianti imhoff e vasche di accumulo disperdenti e non».

Il danno ambientale è testimoniato, qualora ce ne fosse bisogno, anche dalla non potabilità dell'acqua delle numerosi fonti presenti lungo i costoni dell'Ortobene – fatto confermato dal Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione dell'Asl nuorese –, dove dalle ultime analisi è emersa la presenza di batteri fecali, microbi, piombi e nitrati.

«Il problema fogne del Monte Ortobene è in cima alle nostre priorità – commenta Giuliano Sanna, assessore comunale all'Ambiente –. Il lavoro di completamento della rete ha un importo totale di 800mila euro, perché oltre a collegare la rete esistente al depuratore è necessario realizzarne una ex novo che colleghi la zona di Farcana, attualmente isolata. L'opera dovrebbe essere finanziata dall'assessorato regionale agli Enti Locali», conclude Sanna.

La rete fognaria è stata rinnovata totalmente nel 2007 fino alla Solitudine. Lo scarico che raccoglie le acque nere provenienti dall’Ortobene si sarebbe dovuto raccordare con la condotta proveniente dai quartieri di Sa ’e Sulis e Preda Istrada, per poi proseguire verso il depuratore snodandosi a metà costa del Colle di Sant’Onofrio. A distanza di dieci anni però la situazione è rimasta immutata perché all’appello manca ancora un collettore di appena 80 metri.

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