La Nuova Sardegna

Nuoro

Arrivano i treni nuovi ma non c’è posto nei vecchi capannoni 

Arrivano i treni nuovi ma non c’è posto nei vecchi capannoni 

I mezzi acquistati per la Nuoro-Macomer restano all’aperto Ancora lunghi i tempi per la realizzazione del nuovo edificio 

23 giugno 2017
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MACOMER. I nuovi treni dovrebbero iniziare a viaggiare con l’avvio del prossimo anno scolastico, al massimo entro ottobre, ma il capannone officina, fondamentale per le manutenzioni, che su un treno (come con gli aeroplani) vengono eseguite tutti i giorni, deve ancora sorgere. Le prime due coppie degli Ade Stadler che la Regione ha acquistato per la Nuoro-Macomer stanno già eseguendo le prove lungo linea. La terza coppia arriverà a fine mese, al massimo entro la prima decade di luglio. Poiché non si tratta delle vecchie Ade in servizio dal 1957, che comunque sono dei mezzi particolari che viaggiano da 60 anni grazie al personale specializzato che opera a Macomer, servono specialisti e soprattutto un’officina attrezzata di tutto ciò che occorre.

Nel mese di novembre dello scorso anno il Consiglio comunale di Macomer ha approvato una variante al Puc che consente di realizzare il capannone dell’officina in uno spazio dietro il vecchio palazzo degli alloggi dei ferrovieri che a Macomer chiamano Brasile. L’area è già collegata dai binari per cui è facile realizzare un tronco che porti dentro il nuovo edificio. Alla cui realizzazione, però, non si può mettere mano come per un qualsiasi capannone da realizzare in zona industriale. C’è infatti una procedura autorizzativa complessa e tra i molti passaggi burocratici, molti dei quali sono stati già superati, c’è anche la bonifica da ordigni bellici. Prima di mettere mano agli sbancamenti, è infatti necessario avere la certezza che i mezzi di scavo non incorrano in qualche bomba inesplosa. Nel maggio del 1943 l’area delle stazioni di Macomer subì un pesante bombardamento e non è detto che qualche ordigno inesploso sia rimasto sotto il costone che dovrà essere scavato per fare spazio al cantiere dell’officina.

Nel frattempo i treni vengono rifugiati nei vecchi capannoni, che però sono insufficienti per tutti. Lasciarli fuori significa esporli anche al rischio che vengano imbrattati dai writer. Il capannone coprirà una superficie di 2850 metri quadri con una cubatura di 13 mila metri in un unico ambiente. Costo 2,5 milioni di euro già disponibili. (t.g.t.)

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