La Nuova Sardegna

Nuoro

L’Unesco premia il Parco Tepilora 

di Luciano Piras
L’Unesco premia il Parco Tepilora 

Lodè, riconoscimento MaB a Parigi. Il plauso del ministro dell’Ambiente Galletti

15 giugno 2017
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LODÈ. «Congratulazioni alla Sardegna per la sua prima Riserva di Biosfera». Così il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti su Twitter plaude all’inserimento tra le riserve di Biosfera MaB Unesco del Parco naturale regionale di Tepilora e dei territori del Rio Posada e del Montalbo. La nuova Riserva, scrive ancora Galletti, «unisce montagna e mare, profonde tradizioni e straordinario ecosistema». Parole che arrivano a poche ore dall’attribuzione del riconoscimento internazionale, ieri mattina a Parigi, ai territori sardi di ben 17 Comuni (Alà dei Sardi, Bitti, Buddusò, Budoni, Galtellì, Irgoli, Lodè, Loculi, Lula, Onanì, Orune, Osidda, Padru, Posada, San Teodoro, Siniscola, Torpè). «Siamo riusciti ad arrivare fin qui grazie al supporto della Regione e dell’assessorato dell’Ambiente, che ci auguriamo prosegua così proficuo, e alla coesione fra i sindaci – commenta a caldo il presidente del Parco di Tepilora, Graziano Spanu, sindaco di Lodè –. Abbiamo bruciato i tempi e ne siamo felicissimi. Il nostro è un modello di sviluppo che sta dando frutti importanti e si sta proponendo come buona pratica in tutta la Sardegna».

«L’Unesco – spiega subito l’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano – certifica al mondo che il nostro paesaggio, unico dal punto di vista ambientale e della biodiversità e ricco di storia e cultura, è una risorsa non solo da tutelare e valorizzare ma che è volano per promuove il benessere delle comunità. Assieme agli amministratori locali e a tutti i soggetti che hanno partecipato e ci hanno creduto, siamo molto orgogliosi di avere portato in Sardegna il riconoscimento “Riserva della Biosfera”, grazie al progetto di candidatura coordinato dal Parco di Tepilora in collaborazione con il ministero dell’Ambiente. Essere Riserva della biosfera è infatti un valore aggiunto – va avanti Spano –, un ulteriore stimolo verso lo sviluppo sostenibile, il miglioramento della qualità della vita, il rilancio dei prodotti locali, l’educazione ambientale».

Soddisfazione, a nome del Governo italiano, è stata espressa anche dall’ambasciatore d’Italia presso l’Unesco, Vincenza Lomonaco. «È un’ulteriore prova dell’impegno e della vitalità del nostro paese a tutela dell’ambiente e per lo sviluppo sostenibile» ha dichiarato Lomonaco annunciando, inoltre, che a settembre l’Italia ospiterà il primo Youth form del MaB nella riserva del Delta del Po a cui parteciperanno tutte le riserve della biosfera mondiali, comprese le 15 riserve italiane.

Assieme all’assessora regionale Donatella Spano e al presidente del Parco di Tepilora Graziano Spanu, nella capitale francese c’erano anche numerosi sindaci dei Comuni interessati, i responsabili dell’Agenzia Forestas e il rappresentante della Direzione generale Protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente, Diego Martino.

«Abbiamo avuto ragione a puntare con decisione sulla realizzazione del Parco naturale regionale quale strumento capace di tutelare e valorizzare armonicamente ambiente e sviluppo – spiega ancora l’assessora Donatella Spano – ed è stata premiata anche la governance innovativa, il fatto che il progetto sia partito dal basso e si sia rivelato, e continui a essere, un ottimo esempio di collaborazione e coesione fra amministratori, comunità e territori. L’Unesco ha apprezzato particolarmente anche il rapporto tra la popolazione e luoghi, e ci incoraggia a valorizzare le attività tradizionali e un modello di turismo ecosostenibile, in particolare nei mesi di spalla e nelle aree interne, che contribuisca a rafforzare l’identità locale e a coinvolgere i giovani sui temi della sostenibilità».

Nelle motivazioni della scelta della zona, che interessa 50mila abitanti in 17 Comuni, c’è anche la differenziazione dei paesaggi, con aree montane e il massiccio del Montalbo, pianure, aree fluviali e costiere e la ricchezza di storia e cultura, tra cui il Canto a tenore, già patrimonio immateriale riconosciuto dall’Unesco e la vivacità della limba. In Italia, la zona del Parco naturale regionale di Tepilora e i territori del Rio Posada e del Montalbo è la quindicesima riserva individuata. Nel 2016 il riconoscimento MaB Unesco era andato alla Collina Po, il territorio piemontese lungo il fiume Po, dalla collina che borda la città di Torino e che interessa 85 Comuni, le Aree protette del Po e della Collina torinese.



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