La Nuova Sardegna

Nuoro

Oggi un convegno al centro polifunzionale 

Jerzu, le prospettive dell’olio extravergine

di Claudia Carta

JERZU. L’eccellenza della produzione agroalimentare europea. Sono i prodotti Dop e Igp, frutto di una combinazione unica di fattori umani e ambientali caratteristica di un intero territorio. L’olio è...

26 maggio 2017
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JERZU. L’eccellenza della produzione agroalimentare europea. Sono i prodotti Dop e Igp, frutto di una combinazione unica di fattori umani e ambientali caratteristica di un intero territorio. L’olio è uno di questi. Biologico e Dop. Le prospettive economiche? Notevoli. Se ne parlerà a Jerzu, stasera, al centro polifunzionale di via Businco. L’inizio dei lavori è previsto per le ore 17. Organizzato dall’amministrazione comunale, in collaborazione con Laore Sardegna e con Agris, si passerà al vaglio di tecnici ed esperti l’attuale situazione ogliastrina, a poche settimane dalla scadenza dei termini per l’iscrizione alla Dop. Ospiti e relatori saranno, per l’agenzia Laore, Antioco Lai, ad approfondire il tema dell’olivicoltura in Ogliastra; Efisio Sanna si occuperà dell’influenza della lavorazione sulla qualità dell’olio, mentre Orazio Locci esaminerà la misura 3.1 del Psr regionale (Piano sviluppo rurale) relativa al “Sostegno alla nuova adesione a regimi di qualità”. Toccherà poi a Giuseppe Olla parlare dei metodi di lavorazione per l’olivicoltura biologica. Infine, Sergio Meloni illustrerà i fattori di influenza sulla qualità dell’olio. Per Agris, interverranno Piergiorgio Sedda, che presenterà le motivazioni che spingono a utilizzare la Dop come strumento di valorizzazione, mentre Luisa Carta scenderà nello specifico della certificazione Dop. «L’Ogliastra produce circa 500mila litri d’olio – ha commentato il consigliere Adriano Corgiolu – attualmente venduto a 6/7 euro al litro, per un incasso medio massimo di 3 milioni di euro, qualora venisse venduto per intero. Se tutti, cosa molto difficile, dovessero iscrivere le loro aziende alla Dop, sarebbe auspicabile un prezzo medio di 30 euro imbottigliato, per un fatturato annuo di 15 milioni di euro. Una boccata di ossigeno per l’economia della zona». (c.c.)

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