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Macomer, il settore tessile è ormai estinto

Macomer, il settore tessile è ormai estinto

MACOMER. Del patrimonio ex Legler rimane poco. Macchine e telai degli stabilimenti di Macomer, Ottana e Siniscola sono stati venduti (per non dire svenduti) e trasferiti altrove, per buona parte in...

23 maggio 2017
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MACOMER. Del patrimonio ex Legler rimane poco. Macchine e telai degli stabilimenti di Macomer, Ottana e Siniscola sono stati venduti (per non dire svenduti) e trasferiti altrove, per buona parte in Turchia. A Macomer lo stabilimento è stato venduto e riconvertito. Oggi è utilizzato da un grande gruppo commerciale come centro logistico per la distribuzione delle merci in Sardegna. A Ottana, invece, non si riesce a vendere. Anche l’ultima asta, battuta nei giorni scorsi, è andata deserta. Finora ne sono state bandite sei. Si è iniziato nel marzo del 2016 con un importo a base d’asta di 4.247.708,67 euro su un valore stimato dalle perizie di oltre 8,7 milioni di euro. Il prezzo base dell’ultima asta era di 1.391.889,18 euro, ma non ci sono state offerte Negli anni scorsi l’amministrazione di Ottana presentò un progetto al tavolo tematico Provincia-Regione per realizzare una filiera agroindustriale creando una decina di piccole aziende agricole per dare lavoro a 67 lavoratori ex Legler. Il progetto è rimasto sulla carta. Del polo tessile della Sardegna centrale, che aveva il cuore a Macomer con le aziende più importanti e si estendeva da Ottana a Suni, non rimane più nulla. Quasi tutti i beni sono stati venduti. Macchine e impianti sono stati subito trasferiti, per gli immobili è in corso la riconversione. Degli immobili rimangono stabilimento e terreni della Legler di Ottana e lo stabilimento Alas di Tossilo, che poi divenne Texal e si fermò col fallimento del GTM (Gruppo Tessile Mediterraneo) che lo gestì per ultimo. Nell’arco di un decennio (dalla fine degli anni Novanta alla fine del decennio scorso) a Macomer hanno chiuso cinque aziende tessili con la cancellazione di oltre mille posti di lavoro. Il settore tessile, che era la più importante fonte di occupazione e reddito di Macomer e di alcuni paesi del Marghine, è definitivamente estinto. (t.g.t.)

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