La Nuova Sardegna

MACOMER. A scuola a piedi perché camminare fa bene. Il progetto che l’assessorato alla politiche sociali del Comune aveva proposto in via sperimentale per un mese all’inizio dell’anno scolastico, ha riscosso il consenso delle famiglie e dei bambini ed è stato ora riproposto accogliendo la richiesta di genitori e alunni. Nella fase sperimentale aveva coinvolto due classi, le quarte e le quinte elementari, ora è stato esteso a tutta la scuola. Collabora alla realizzazione la compagnia barracellare. «Che ringrazio della disponibilità – dice l’assessore ai servizi sociali Rossana Ledda –, grazie a loro che vigilano sui bambini è possibile dare continuità ed estendere un progetto che non comporta costi e raggiunge due obiettivi: l’attività fisica e la socializzazione». Camminare fa bene e anche i bambini, tra merendine ipercaloriche e vita sedentaria tendono all’obesità, che spiana la strada a problemi salute. La seconda fase del progetto (quella autunnale è iniziata a novembre e si è conclusa a ottobre) ha preso il via nei giorni scorsi. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’assessorato alla pubblica istruzione, la Asl e gli istituti scolastici di Macomer. «È un’iniziativa che punta alla prevenzione dell’obesità e del diabete in età pediatrica col movimento e la camminata per raggiungere la scuola – spiega Rossana Ledda –. I bambini si ritrovano con i coetanei in punti di incontro individuati e raggiungono a piedi la scuola. Nella bella stagione diventa un momento di aggregazione che avvia la giornata con l’attività motoria della camminata e la socializzazione. È anche un momento educativo che contribuisce a renderli autonomi nella vita della città, conoscendo vie e percorsi e soprattutto i pericoli del traffico». (t.g.t.)