La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Comune e la Protezione civile avviano il piano antincendi

Macomer si prepara a fronteggiare l’emergenza roghi riunendo associazioni, enti e volontari L’assessore Lai: «Anche i militari del Genio saranno coinvolti nel realizzare le fasce tagliafuoco»

18 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. Macomer si prepara a fronteggiare l’emergenza incendi mettendo a punto la macchina della protezione civile comunale. L’assessore Giovanni Lai, al quale il sindaco ha delegato le competenze in materia di protezione civile, ha riunito tutti i soggetti che in caso di emergenza vengono coinvolti nelle attività di difesa e tutela dell’incolumità dei cittadini. Obiettivo della riunione: “oliare” la macchina dell’antincendio e, soprattutto, attivare fin da subito le misure per prevenire gli incendi, in particolare nei boschi del monte Sant’Antonio dove il fuoco sarebbe incontrollabile.

All’incontro hanno partecipato il dirigente del Commissariato di polizia, i comandante della Compagna e della Stazione dei carabinieri, un ufficiale del 5° Reggimento Genio della Brigata Sassari, il capitano della compagnia barracellare e i rappresentanti dell’associazione “Mariano Falchi” impegnata da anni nella tutela dell’ambiente, soprattutto del bosco del monte Sant’Antonio nell’attività di prevenzione e lotta agli incendi. Macomer dispone da anni di un piano di protezione civile, che di recente è stato sottoposto ad aggiornamento, ma quando scoppia un incendio non basta avere un apparato con un centro operativo che funziona e un piano per regolare gli interventi. Se poi si vuole prevenire l’insorgere degli incendi serve anche altro. L’assessore Lai ha riunito tutti i soggetti interessati per valutarne la capacità operativa e mettere a punto le strategie di prevenzione e di intervento rapido in caso di incendi nel territorio di Macomer. Il primo obiettivo è di far seguire all’avvistamento del fuoco un intervento immediato di spegnimento prima che le fiamme dilaghino con conseguenze disastrose, come è accaduto lo scorso anno nelle campagne di Borore dove un incendio che poteva essere spento subito è dilagato per due giorni sconfinando nell’alto Oristanese. Nel corso dell’incontro si è parlato in primo luogo di prevenzione e degli interventi da avviare subito per impedire il divampare di un incendio e limitarne i danni quando non si riesce a impedirlo. «È necessario intervenire con tempestività quando l’incendio divampa – spiega l’assessore Lai –, ma è fondamentale pensare anche alla prevenzione. Abbiamo parlato anche di questo. Giovedì (oggi per chi legge) incontrerò i militari del Reggimento Genio, i quali con i loro mezzi realizzeranno le fasce tagliafuoco, per decidere dove e come farle. Si faranno in primo luogo al monte, ma si interverrà anche nelle periferie, a partire dal rione Scalarba che negli anni scorsi è stato lambito da un incendio».

La pulizia delle strade rurali la farà l’Unione di comuni, che affiderà i lavori a ditte del settore. L’Ente foreste dispone quest’anno di mezzi nuovi. Anche i barracelli dispongono di mezzi adeguati, mentre l’associazione “Mariano Falchi” ha chiesto alla Protezione civile una nuova dotazione di mezzi. (t.g.t.)

In Primo Piano
Turismo

In Sardegna un tesoretto di 25 milioni dall’imposta di soggiorno: in testa c’è Olbia

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative