La Nuova Sardegna

Nuoro

Rapine ai portavalori, le intercettazioni: «C’è qualcuno che se l’è cantata»

Rapine ai portavalori, le intercettazioni: «C’è qualcuno che se l’è cantata»

I dialoghi captati: «Non si vede la tua faccia, hai il passamontagna»

17 maggio 2017
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NUORO. La mattina dello scorso 25 gennaio, dopo che la polizia ne ha perquisito le case, i due indagati Paolo Mulas e Costantino Puggioni vengono convocati in questura per mettere alcune firme e completare l’iter burocratico legato ai controlli.

I due, insieme a un terzo, vengono lasciati in un corridoio della questura e non sanno di essere intercettati. «Mi hanno fatto vedere il video ... dove ci siamo il giorno prima ... io e te», dice Costantino Puggioni. E Paolo Mulas gli risponde: «Ti hanno fatto vedere il video? E si vede? Tu vedi che ci sei tu? E vedi che sono io? Si vede che sono io? la mia faccia?», e l’altro: «Non la tua faccia: hai il passamontagna».

Queste intercettazioni, insieme alla testimonianza di una fonte confidenziale, per il gip Claudio Cozzella si sono rivelate determinanti nella sua decisione di disporre una misura cautelare nei confronti dei due indagati così come aveva chiesto il pubblico ministero Manuela Porcu. E tra i corridoi della questura, i due indagati commentano gli ultimi sviluppi delle indagini, e uno di loro, in particolare, ovvero Puggioni, commenta il filmato delle telecamere che la polizia gli ha mostrato poco prima. «Comunque c’è qualcuno che se l’è cantata» dice Puggioni, che manifesta così i suoi timori di finire in mezzo a nuovi guai.

Mulas, invece, almeno in apparenza, ostenta sicurezza: «Io sono tranquillo – dice – se mi devono arrestare punto e basta. Non sto temendo la galera». Il terzo, poco dopo, gli chiede: «Ma avevate il passamontagna? Avevate il passamontagna tutti e due?». «A viso scoperto?», insiste il terzo. «A viso scoperto – risponde Puggioni – poi la notte si vede un passamontagna, ma io l’ho riconosciuto, Paolo, Paolo e un altro».

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