La Nuova Sardegna

Nuoro

Allarme dei sindaci: «I forestali tagliano l’erba con la falce»

di Giusy Ferreli
Allarme dei sindaci: «I forestali tagliano l’erba con la falce»

Gli operai di Forestas non possono utilizzare la motosega «Serve un provvedimento che li autorizzi: è una follia»

17 maggio 2017
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LANUSEI. Operai di Forestas chini a tagliare l’erba con la falce. No, non è un quadro che raffigura chissà quale scena bucolica ma quello che potrebbe succedere in questi giorni in alcuni centri dell’Ogliastra in concomitanza con l’avvio della campagna antincendio. Una situazione che ha del paradossale se si considera che, ogni anno, gli operai dell’agenzia regionale pulivano le aree adiacenti ai paesi con decespugliatori e motoseghe. Anche quest’anno, con l'avvicinarsi della stagione estiva (e quindi degli incendi) dovrebbero svolgere lo stesso lavoro. Ma siccome hanno problemi con le mansioni e non sono abilitati ad usare le attrezzature potrebbero dover eseguire i lavori con il falcetto. Con i tempi biblici dettati dall’utilizzo di uno strumento così arcaico e con il rischio che in ogni giornata di maestrale ci scappi l’incendio. A lanciare l'allarme è il sindaco di Cardedu Matteo Piras che parla anche a nome dei su colleghi di Gairo, Ulassai e Tertenia. «Chiediamo a Forestas che a questa situazione surreale venga trovata subito una soluzione e che gli operai possano usare l’attrezzatura, così come accaduto negli anni scorsi», tuona Piras. Gli amministratori comunali ogliastrini (oltre Piras in prima linea ci sono anche Franco Piras, Gian Luigi Serra e Giulio Murgia) sono sul piede di guerra: temono infatti che con l’erba alta e secca le fiamme possano arrivare a ridosso dei centri abitati mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Nel mirino l’agenzia regionale colpevole di aver sottovalutato l’annosa vicenda e di non aver attribuito le mansioni che consentirebbero ai lavoratori di usare l’attrezzatura adatta. E sì che la forza lavoro non mancherebbe: nelle “unioni gestionali di base” (così vengono chiamati ora i vecchi cantieri) ci sono complessivamente centinaia di dipendenti. Solo a Cardedu sono una sessantina, altri 160 sono di stanza nel cantiere di Taccu e Semida ad Ulassai, e poi c'è l'ugb di Gairo nella quale sono confluiti le centinaia di operaio dei cantieri di Sarcerei, Perda Liana e Cartucceddu. Altre decine di operai sono in forze a Tertenia. Quello che manca è un provvedimento formale di Forestas. Ed è ciò che i sindaci si aspettano.

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