La Nuova Sardegna

Nuoro

la visita della delegazione

Camera di commercio, cinesi a Tortolì

Alcuni imprenditori cinesi sabato hanno visitato alcune realtà di Tortolì-Arbatax e dell’area del nord Ogliastra. In maniera particolare sono rimasti colpiti dai nostri vini». L’imprenditore...

16 maggio 2017
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Alcuni imprenditori cinesi sabato hanno visitato alcune realtà di Tortolì-Arbatax e dell’area del nord Ogliastra. In maniera particolare sono rimasti colpiti dai nostri vini». L’imprenditore tortoliese Attilio Piras fa il resoconto della gradita visita. «Sabato 13 – precisa Piras – una rappresentanza della Camera di commercio italiana a Pechino ha fatto capolino in Ogliastra.La delegazione composta da una responsabile italiana, e da alcuni imprenditori cinesi esperti di vini, è rimasta favorevolmente impressionata dalle bellezze del nostro territorio». L’imprenditore locale spiega di averli accompagnati in una visita alla Cantina di Tortolì, con relativa degustazione. «Gli imprenditori cinesi esperti di vino – prosegue – hanno espresso grande “soddisfazione” per alcuni vini esposti, per i quali vi potrebbero essere possibilità di esportazione». Il mini tour è continuato con la visita ai famosi gli Scogli Rossi di Arbatax e poi al Capo Bellavista per “inquadrare”, dall’alto, tutta la zona «con un panorama che gli ospiti hanno definito mozzafiato». La visita si è spostata verso l’Hotel Monte Turri (Arbatax park resort) e quindi all’Hotel La Bitta nella baia di Porto Frailis per un aperitivo sulla terrazza. «Da qui – rimarca Attilio Piras – una veloce corsa verso la mini cantina del Talavé a Triei, con visita al sito nuragico. Ai visitatori cinesi è piaciuta molto la storia in cui si racconta che il vino Talavé venisse spedito a Roma al Papa già nel 1600, come si evince dalle analisi dei resti del Dna rinvenuti sui cocci delle anfore che venivano utilizzate per il trasporto. Sono rimasti impressionati dal paese di Baunei, situato in montagna, in una posizione e aun’ altitudine che nella loro tradizione è destinata solo ai monasteri. Hanno quindi voluto visitarlo, pranzando molto bene con piatti tipici della tradizione ogliastrina».(l.cu.)

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