La Nuova Sardegna

Nuoro

«A Orune c’è bisogno di riflettere»

«A Orune c’è bisogno di riflettere»

Il vicesindaco Mula spiega perché non ha presentato la lista: «No allo scontro»

16 maggio 2017
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ORUNE. «Il nostro obiettivo era quello di unire, ma non siamo stati ascoltati. E siccome non volevamo arrivare a uno scontro, all’ultimo momento abbiamo preferito non presentare la nostra lista che era già pronta» parole di Cicci Mula, attuale vicesindaco della giunta guidata da Michele Deserra . Dopo un mandato molto faticoso, il sindaco uscente ha scelto di passare la mano, una decisione maturata da lungo tempo e proprio per questo motivo a Orune si stava discutendo sulle scelte amministrative future. Alcuni rappresentanti dell’attuale maggioranza si sono incontrati più volte con altre forze politiche del paese per fare sintesi e presentare una lista unitaria che raccogliesse le varie anime del paese. «Ma non c’è stato verso di trovare un accordo – ha spiegato Cicci Mula –. E adesso i candidati dovranno confrontarsi con il quorum. Brutta storia. Anche perché hanno raccolto appena 9 candidati anzichè i 12 previsti: in queste condizioni dove si vuole andare? In questo momento – ha sottolineato il vicesindaco uscente – Orune ha bisogno di unità e non di spaccature. È necessaria una profonda riflessione. Il paese sta attraversando un periodo di crisi politica e di valori, bisogna parlare, discutere sui problemi principali, confrontarsi e non scontrarsi. Un mese fa – ha insistito Cicci Mula – nel corso di un’assemblea pubblica, erano scaturite due candidature: la mia e quella di Lilli (Pietro, ndr) Deiana. Se ne è discusso e alla fine abbiamo deciso di fare un passo indietro entrambi. Poi ho invece scoperto che Deiana stava continuando a cercare candidati – ha concluso Cicci Mula –. A quel punto ci siamo nuovamente incontrati, ma non è servito a nulla. E allora ognuno è andato per la sua strada. Sinceramente, ero convinto che non sarebbe stata presentata nessuna lista in maniera tale di permettere un ulteriore periodo di riflessione. Invece è stata presentata. Ma noi non ci siamo prestati a questo gioco al massacro. E ora aspettiamo le decisioni del paese». (plp)

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