La Nuova Sardegna

Nuoro

Sorgono, la scommessa del Trenino verde

di Giovanni Melis

Pienone di viaggiatori sulle rotaie della Barbagia: oltre cento persone nella tratta fino a Mandas

08 maggio 2017
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SORGONO. Il trenino verde va, come un vecchio ciclista in salita, abbarbicandosi sui binari, quasi fuso con l’ambiente che lo circonda. In uno scenario unico nel suo genere, due vagoni, oltre cento persone alla partenza che sono aumentate con il passare delle soste.

La riscoperta della vecchia linea Mandas Sorgono sta dando risultati insperati per gli organizzatori, che nel terzo viaggio del trenino, incassano un nuovo successo.

Un consenso unanime che rilancia le aspettative per i giovani che stanno promuovendo la linea di montagna e che conta di aumentare il lavoro durante l’estate.

Una nuova vita quindi per il trenino verde che punta a migliorare tratte e servizio ed assicurare la massima fruibilità per le persone. L’itinerario partiva da Mandas, con sosta al nuraghe Is Paras, poi il pittoresco Serri con i suoi nuraghi e la sua stazione. Da qui la salita verso Laconi e Meana Sardo poi dritti sino a Belvì.

Qui un gruppo si è fermato altri hanno proseguito sino a Sorgono. Da Belvi è salito un gruppo di bambini e genitori di Desulo che da Montecorte ha proseguito verso la stazione sorgonese.

Lo scenario è quanto di meglio può chiedere un turista; boschi infiniti, aria pura, castagni, noccioli, alberi di noce, leccio, querce e roverella. Due i menù previsti per pranzo: quello con gli allevatori e quello al ristorante.

Bello l’itinerario culturale, che ha previsto la visita a Belvì al laboratorio dei caschettes, gli storici dolci della capitale della media Barbagia, fatti con una finissima pasta a base di nocciole locali e miele.

«Stiamo ottenendo un buon riscontro – dice Monia Floris – ed il merito è tutto del nostro ambiente e di questa linea che, tra antico e moderno, porta i viaggiatori in un percorso ricco di storia, tradizione e che ha il suo innegabile fascino».

Nei prossimi giorni sarà reso noto il nuovo calendario che proporrà ulteriori sorprese per i viaggiatori. Il salto nel tempo, attraverso la strada ferrata del 1888, realizzata dalle officine Krupp, i rinnovi del secolo scorso, i ponti che hanno una storia vecchia quanto le pietre di Occile e S’Iscra.

Un pezzo si Sardegna alternativa, in un viaggio che sponsorizza l’ambiente e il territorio che si presenta nella sue veste migliore.

Un biglietto da visita per chi vuole andare alla scoperta delle zone interne di questa affascinante isola.

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