La Nuova Sardegna

Nuoro

Le vicissitudini dei Consorzi industriali

Le vicissitudini dei Consorzi industriali

Dopo la riforma dei consorzi industriali voluta nel 2008 dal presidente della Regione, Renato Soru, in provincia di Nuoro nacque, ma ebbe vita breve, un mega consorzio che fagocitò gli altri enti di...

08 maggio 2017
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Dopo la riforma dei consorzi industriali voluta nel 2008 dal presidente della Regione, Renato Soru, in provincia di Nuoro nacque, ma ebbe vita breve, un mega consorzio che fagocitò gli altri enti di gestione delle aree industriali. Tenendo fermo il fulcro a Ottana, il nuovo consorzio assorbì Tossilo e quelli per le Zir di Siniscola e del Sologo. Nel pacchetto invece non entrò Pratosardo che passò alla gestione del Comune di Nuoro. Restò fuori anche la zona industriale di Suni in quanto il comune, assieme ad altri comuni della Planargia, era passato alla Provincia di Oristano. Fu una fase di transizione perché poi gli scenari legislativi cambiarono. Quasi tutti i servizi industriali di importanza territoriale passarono alla gestione del nuovo Consorzio provinciale composto da otto Comuni (Galtellì, Lula, Siniscola, Ottana, Bolotana, Noragugume, Borore e Macomer) e dai rappresentanti della Provincia di Nuoro, che tra gli altri designò anche rappresentanza della Camera di commercio all’interno di una terna di nomi proposta dalla giunta camerale. Nel mese di marzo del 2009 si riunì per la prima volta l’assemblea del nuovo ente per l’elezione del presidente e del direttivo. Alla presidenza fu eletto l’allora presidente del Consiglio provinciale, Tore Ghisu.

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