La Nuova Sardegna

Nuoro

Il sindaco: andiamo avanti nel segno della legalità

di Paolo Merlini
Il sindaco: andiamo avanti nel segno della legalità

La maggioranza fa quadrato attorno a Farris all’indomani dell’intimidazione La lotta all’evasione prosegue: metà dei cittadini non paga, crediti per 6 milioni

30 aprile 2017
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A SINISCOLA. «È il giorno più duro della mia vita, non avrei mai pensato di subire un’offesa di questo genere, Ma per quanto mi riguarda continuerò a svolgere il mio lavoro di amministratore nella consapevolezza che sia io, sia i miei compagni di giunta, stiamo agendo nell’interesse della comunità e nel segno della legalità». Era profondamente turbato, il sindaco Gian Luigi Farris, quando ha pronunciato queste parole in un’aula del consiglio comunale gremita. Tra il pubblico molti amministratori dei centri vicini, rappresentanti delle forze dell’ordine ma soprattutto tanti cittadini che sono voluti andare di persona a esprimere la propria solidarietà al sindaco votato, nel giugno scorso, da quasi metà dell’elettorato siniscolese (aveva vinto con il 47,5 % delle preferenze).

Quella che doveva essere una seduta comunale convocata per una presa distanza verso la violenza imperante, venerdì sera si è trasformata in una gara di solidarietà nei confronti del primo cittadino, che poche ore prima del consiglio, già convocato nei giorni precedenti, si era visto recapitare un ordigno inesploso. Un’ulteriore intimidazione nei confronti dell’amministrazione in carica da neppure dieci mesi. In questo periodo a Siniscola si sono succeduti numerosi episodi di criminalità: aziende agricole incendiate, animali uccisi, auto, furgoni e un escavatore dati alle fiamme. Il centro baroniese, insomma, seconda città per numero di abitanti della provincia di Nuoro, sta vivendo un momento drammatico. La voce della violenza si è fatta spesso sentire in passato (l’ex sindaco Rocco Celentano quando è andato a esprimere la propria solidarietà a Farris ha ricordato di aver subito sei tra attentati e intimidazioni), e il linguaggio di bombe e fucilate ha spesso soppiantato il dialogo civile.

Sul fronte delle indagini, per carabinieri e polizia che indagano sugli episodi di criminalità è davvero una matassa difficile da sbrogliare, soprattutto perché alcuni attentati appaiono del tutto indipendenti tra loro, slegati da un unico disegno. Spesso hanno come teatro le campagne di Siniscola e il mondo della pastorizia, ma è difficile stabilire se abbiano un legame con l’intimidazione alla giunta Farris. Come spesso è accaduto in passato, qualcuno può avere approfittato del clima di violenza per mandare un messaggio di tutt’altra natura all’amministrazione.

Certo è che uno degli argomenti più caldi a Siniscola in questo periodo è legato all’enorme evasione di tributi comunali e canoni di concessioni. Di recente la giunta Farris ha dovuto adeguare tariffe che in qualche caso erano ferme dal 1998, con aumenti vicini al 30 per cento, e ha cominciato a esigere somme mai versate nel tempo, prevedendo comunque forme di rateizzazione del debito. Un atto dovuto, quello dell’amministrazione in carica, che ha sicuramente suscitato polemiche insieme con qualche strumentalizzazione politica, e che può aver mosso qualche malintenzionato ad agire sul fronte delle intimidazioni. La situazione dei crediti del Comune verso i cittadini, del resto, è drammatica: ammontano a ben sei milioni di euro le somme che devono essere versate nelle casse comunali; l’evasione di tasse, tributi e canoni raggiunge il 50 per cento.

Si va dall’uso da parte dei pastori dei terreni comunali, alla tassa sull’utilizzo del suolo pubblico da parte di numerosi esercizi, sino ai posti barca che molti utenti (i pescatori di professione sono esentati) non hanno mai versato. Per non parlare della Tari, una delle tasse in assoluto più evase.

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative