La Nuova Sardegna

OROTELLI. Il 31 agosto del 2015 aveva scritto una poesia intitolata "Sa vine", la fine. Parole in rima per sancire la fine della sua lunga vita di poeta. Ma alla Musa, come al cuore, non si comanda. Così, tiu Gaspare Mele, tiu Gasparru, chino sulla sua scrivania della sua casa di Orotelli, ha ripreso a scrivere poesie in lingua sarda. «Nel 2016 – dice con orgoglio la figlia Luigia – ne ha scritte una ventina». Che si aggiungono alle migliaia di versi che tiu Gasparru ha scritto finora. E che continuerà a scrivere. Senza poter usare, purtroppo, a causa dell'età, la sua amata macchina da scrivere, ma con la penna, su un foglio, in bella grafia. Ma c'è chi, stavolta, la poesia l'ha scritta per lui, da poeta a poeta, per celebrare una giornata speciale: “Inghiriadu de fizos e nepodese pro festeggiare su vintinoe e su mese, su compleannu es de chentu e sese chi ti faghen tottu sos onorese” (Circondato di figli e nipoti per festeggiare il ventinove del mese, il compleanno è di centosei e tutti ti fanno gli onori). Si perché, tiu Gasparru, oggi, 29 aprile 2017, di anni ne compie 106. L’evento non è sfuggito al poeta bolotanese, Peppe Concas Muzzigone, che ha voluto inviargli una poesia. Tanti altri versi gli sono stati inviati da tutta la Sardegna. Tiu Gasparru, seduto sulla poltrona davanti al caminetto acceso perché in questi giorni a Orotelli fa ancora freddo, li mostra con orgoglio. Ma il regalo più bello glielo ha fatto il fotografo e reporter tedesco Karsten Thormaehlen che ha inserito la foto di tiu Gaspare Mele nel libro di fotografie di centenari di tutto il mondo pubblicato in lingua inglese lo scorso febbraio a San Francisco, negli Usa. Il volume, che si intitola “Aging Gracefully” (Invecchiare con grazia), oltre alle foto d’autore, contiene anche un breve ritratto di ciascun centenario. Di Gaspare Mele, Karsten Thormaehlen ha scritto: «Nato a Orotelli, in Sardegna, Italia, il 29 aprile 1911, ha dedicato la maggior parte della sua vita alla poesia. Ama sedersi e conversare nella sua cucina e scrivere versi con la sua vecchia macchina da scrivere. Questo il messaggio che Gaspare Mele mi ha suggerito: vivete e lavorate sempre in armonia con voi stessi e con gli altri, cercando di trarre sempre il buono anche dalle cose cattive». Un messaggio morale e di saggezza che tiu Gasparru ha trasmesso non solo ai suoi otto figli avuti dal matrimonio, nel 1940, con Rosalia Ortu, morta nel 2007, ma anche agli altri attraverso la sua opera più nota: “Sa vida de Juanne Battista Selenu, romanzu in ottavas”. Il poemetto racconta in 363 strofe un episodio dall'insegnamento morale: da una possibile aggressione nasce, invece, un amore e un matrimonio. Messaggi sempre più rari, scavati ancora nel viso dolce e negli occhi sognanti di Gaspare Mele, maestro di vita e di poesia.