La Nuova Sardegna

Nuoro

Ottana, giornata del silenzio per le vittime dell’amianto

di Federico Sedda
Ottana, giornata del silenzio per le vittime dell’amianto

L’iniziativa è dell’Aica, domani messa in suffragio nella parrocchia di San Nicola Renzo Puggioni: «Nell’isola censiti 2029 siti in cui si può trovare la fibra killer»

28 aprile 2017
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OTTANA. Oggi, 28 aprile 2017, si celebra la dodicesima “Giornata mondiale delle vittime dell'amianto”, istituita per ricordare gli effetti dell'amianto in tutto il mondo e le migliaia di persone che ogni anno muoiono a causa di patologie legate a questa fibra cancerogena. Nonostante sia stato messo al bando in Italia con la legge 257 del 1992, l'amianto è ancora molto diffuso, sotto diverse forme, su tutto il territorio nazionale. In particolare, secondo dati diffusi da Legambiente, gli edifici pubblici e privati contenenti amianto sarebbero più di 188 mila, mentre i siti industriali dislocati su tutto il territorio nazionale e altre strutture contenenti la pericolosa fibra sarebbero 6913. Anche in Sardegna l’amianto è ancora molto diffuso. Secondo dati resi noti dalla Regione nel 2016, nell’isola sono stati censiti 2029 siti contenenti la fibra killer, di cui 1341 edifici pubblici o aperti al pubblico e 688 relativi a siti produttivi attivi o dismessi.

«Molti stati del pianeta – dice il vice presidente nazionale dell’Aica (Associazione italiana contro l’amianto) e responsabile della sezione di Nuoro, Renzo Puggioni – hanno vietato la produzione e il commercio dell’amianto, ma ancora oggi nel mondo si contano oltre 100mila vittime all’anno. In Italia se ne contano 4mila. Questi sono dati ufficiali, ma non reali in quanto gli istituti nazionali preposti tendono a non certificare le patologie asbesto correlate, cioè provocate dall’amianto». Un problema, quello delle vittime dell’amianto, che interessa anche il sito industriale di Ottana, dove, tra gli ex lavoratori entrati a contatto con questa fibra assassina, si contano più di un centinaio di morti per patologie tumorali, quali il mesotelioma e il carcinoma polmonare. «L’ultima vittima – fa sapere Puggioni – è una ex lavoratrice. Si chiamava Maria Antonia Pala ed era di Torpè. È morta il 22 marzo scorso a causa di diversi tipi di tumore. È morta nel giro di due mesi. Antonietta, lavorava con una ditta che faceva le pulizie nello stabilimento chimico». Secondo i dati raccolti dalle associazioni degli ex esposti (Aiea e Aica) i morti sarebbero oltre 120. Una strage che rischia di allungarsi ogni giorno che passa. «Anche perché – dice Renzo Puggioni – in Sardegna non c’è ancora la possibilità di ricevere cure preventive». Oggi sarà la giornata del silenzio in ricordo delle vittime. Domani, sabato 29 aprile, per iniziativa dell’Aica, nella parrocchia di san Nicola, a Ottana, alle 18, verrà celebrata una messa in suffragio dei morti per amianto. Che a Ottana continuano a morire in silenzio.

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