La Nuova Sardegna

ORGOSOLO. «L'azione compiuta nei confronti del presidente della Cooperativa "Edile Orgosolo" infonde preoccupazione in seno a tutti coloro che si occupano di impresa e di cooperazione in particolare», parole di Totoni Sanna, presidente della Legacoop Nuoro-Ogliastra all’indomani della pesante intimidazione ai danni del presidente della cooperativa orgolese, Giovanni Maria Floris. La notte tra martedì e mercoledì era stato fatto ritrovare un ordigno inesploso davanti all’ingresso della sua abitazione.

«Tali aberranti manifestazioni – prosegue Sanna – rivolte nei confronti di chi, con grande capacità e senso del dovere, ha deciso di spendere la propria professionalità nel sistema delle imprese locali, fa nascere in tutti la necessità di fermarci un attimo e pensare, reagire fermamente con forza contro chi agisce nell'ombra di atti ignobili difficilmente qualificabili. Tali gesti criminali e violenti non possono che seminare paura ed allarme sociale, oltre che minare il tessuto economico locale delle piccole e medie imprese ».

Sull’intimidazione intervendono anche la segreteria e il circolo Pd di Orgosolo. «Il grave atto intimidatorio attuato in perfetto stile mafioso contro il Presidente della Cooperativa Edile di Orgosolo rientra fra quelle azioni spregevoli, ostili e vili tese a condizionare la vita di una azienda laboriosa che in oltre quarant’anni di attività ha garantito il lavoro a tanti orgolesi, evitando così una sicura emigrazione fuori da Orgosolo per tanti di loro. Riteniamo che questo atto così ripugnante sia una grave offesa, non solo nei confronti dei dipendenti della Cooperativa Edile , ma di tutta la comunità orgolese , che ora deve reagire con forza per respingere chi vorrebbe, operando vigliaccamente nell’ombra, creare un clima inammissibile di paura».