La Nuova Sardegna

Nuoro

Studenti ogliastrini ambasciatori nel mondo

Da Cardedu all’Argentina, da Lanusei al Paraguay, da Osini al Cile. Ieri il raduno a Villagrande

13 aprile 2017
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VILLAGRANDE STRISAILI. Saranno i giovanissimi ambasciatori dell’Ogliastra nei quattro angoli del pianeta. Ragazzi e ragazze di 16 anni che in estate prenderanno una valigia, ci metteranno le loro emozioni e partiranno alla volta di nazioni straniere per uno scambio culturale di un anno, alla scoperta del mondo con Intercultura. Trascorreranno le loro giornate con una famiglia del luogo, condividendo cibo e abitudini, e andranno a scuola con i loro coetanei. E torneranno dopo un anno, arricchiti da un bagaglio di esperienze che, per quanto complesse e difficili, cambieranno loro la vita. In questi mesi, passata la selezione bandita dall’associazione che in Ogliastra è guidata da Salvatore Marongiu, hanno affrontato un percorso impegnativo. Incontri su incontri nel corso dei quali, con a fianco i volontari dell’associazione, si stanno mettendo a nudo tra aspettative e dubbi.

Ieri pomeriggio si sono dati appuntamento a Villagrande, nella biblioteca comunale, per prendere consapevolezza di cosa comporti un soggiorno così lungo a migliaia di chilometri da casa. Le destinazioni più numerose sono quelle del Sud America: Martina Muceli di Cardedu andrà in Argentina, Michela Loddo di Lanusei in Paraguay, Francesco Pili di Osini in Cile, Teresa Saba di Villagrande in Colombia, Gaia Serdino e Federico Serra, entrambi di Tortolì in Brasile. E poi c’è l’Oriente, così lontano e così misterioso. Sono due i ragazzi che hanno avuto come destinazione i paesi del continente asiatico, paesi che per sensibilità e cultura sono lontani anni luce dalla società occidentale. Emanuele Dimaggio partirà per il Giappone mentre Marco Sulis di Lanusei andrà in Malesia. Poi ci sono le gettonate destinazioni del Nord America: Luisa Meloni e Alessandro Loi, anche loro di Tortolì partiranno rispettivamente per Canada e Usa. In Francia andrà Camilla Murgia di Perdasdefogu. Giovanna Moro in Australia, per l’unico programma bimestrale. Tra i volontari c’è anche un ragazzo tornato quest’anno dallo scambio. «Quando ho raccontato ai ragazzi di quella casa di 35 metri quadrati ad Hong Kong condivisa con mamma, papà, sorellina, fratellino, governante, cane e gatto, quasi non volevano creder alle loro orecchie. Eppure questa è un’esperienza che consiglio a tutti» racconta Andrea Loi, 18 anni di Tertenia.

Teresa Airi, di Lanusei, ad Intercultura si è votata completamente. Non solo è stata «mamma ospitante» per quattro volte ma i suoi due figli hanno vissuto l’esperienza.

«Lo scambio culturale – racconta la volontaria – rappresenta al tempo stesso una sfida e un’opportunità di crescita. Viene vissuta come scelta importante, che cambierà per sempre la loro esistenza».

Un’opportunità che può contare sulle borse di studio di sponsor privati, la Fondazione Sardegna e il fondo ex Inpdap. E po c’è l’altra faccia della medaglia: i ragazzi stranieri che vengono ospitati in Ogliastra. Ieri a Villagrande, c’era uno studente guatemalteco, Juan ospite di una famiglia villagrandese e una ragazza berlinese, Samira, che vive a Jerzu. (g.f.)

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