La Nuova Sardegna

Nuoro

No all’inceneritore, i sindaci barbaricini sul piede di guerra

No all’inceneritore, i sindaci barbaricini sul piede di guerra

Ricorso al Tar di 4 Comuni contro il piano regionale dei rifiuti «Non diventeremo la pattumiera d’Italia». Appello a Pigliaru

13 aprile 2017
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NUORO. «No all’inceneritore di Tossilo. La Sardegna deve sognare un altro futuro puntando sull’ambiente e sul turismo. Dopo il fallimento del progetto industriale, il governo regionale non può pensare di sacrificare ancora una volta il diritto alla salute dei sardi. Vuole trasformare l’isola nella pattumiera d’Italia?».

Per questo i sindaci di Arzana, Gavoi, Olzai e Sarule – due uomini e due donne – hanno deciso di rivolgersi agli avvocati per impugnare davanti al Tar di Cagliari il piano regionale di gestione dei rifiuti. Come hanno spiegato Giovanni Cugusi (Gavoi), Marco Melis (Arzana), Ester Satta (Olzai) e Mariangela Barca (Sarule), nel corso di una conferenza stampa, il piano non solo «è dannoso per il Nuorese, soprattutto dal punto di vista sanitario, ma è anche illegittimo perché non è stato rispettato il principio della leale collaborazione con gli enti locali. La Regione, infatti, non ha coinvolto i comuni nella fase di predisposizione e approvazione del piano in aperta violazione della legge». Ma il vero punto dolente del piano regionale è il potenziamento dell’inceneritore di Tossilo. «Una decisione disastrosa per il Marghine e per tutto il centro Sardegna – hanno detto in coro i sindaci – La Regione non ha tenuto nel debito conto l’aspetto sanitario, mentre proprio questo è il compito dei sindaci: per noi la salute e il benessere dei nostri concittadini è al primo posto». Il nuovo inceneritore di Tossilo, secondo il piano regionale, dovrebbe avere una potenza raddoppiata. Nonostante ciò, sostengono i sindaci, «non è stato predisposto neanche uno studio preliminare che verificasse l’impatto dell’inceneritore sull’ambiente e sulla salute umana. È una vergogna». Inoltre i sindaci non capiscono perché si debba potenziare l’inceneritore di Tossilo quando ormai tutti i comuni della Sardegna stanno raggiungendo percentuali altissime di differenziata. «Qua non ci stanno raccontando la verità. La Regione vuole forse importare i rifiuti dal resto d’Italia e d’Europa? L’inceneritore porta morte e malattie. Ci vogliono ricattare, perché ci hanno abituato a barattare i posti di lavoro con la salute. Ma questa volta siamo pronti a lottare. Oggi siamo solo in quattro, domani saremo molti di più». (g.z.)

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