La Nuova Sardegna

GAIRO. Amministratore locale e operatore di sicurezza. Le minacce di morte rivolte al sindaco di Gairo Franco Piras non hanno colpito al cuore soltanto le istituzioni territoriali ma anche un corpo dello Stato. E lo stato deve intervenire in quei territori di frontiera. Lo chiede a gran voce la Cisl Sicurezza. «Nei giorni scorsi - scrive in una nota l’organizzazione sindacale- il sindaco di Gairo, sovrintendente del corpo di Polizia penitenziaria, è stato oggetto di minacce di morte. Franco con noi ha avuto in passato delle relazioni sindacali per il mandato che ricopriva come dirigente sindacale della Uil». Ed ancora la Fns Cisl ricorda come più volte ci siano stati scontri per vedute diverse ed altre volte ci si è ritrovati concordi. A Franco Piras riconoscono impegno e passione, sia nel lavoro che nell’azione amministrativa. «Nel corpo di Polizia penitenziaria – si legge ancora – si è affermato come sottufficiale espletando il proprio servizio in modo altamente professionale. Come sindaco di Gairo si spende per il bene della cittadinanza mandando avanti il proprio mandato con la stessa passione e determinazione con il quale espleta il lavoro nella polizia. A lui va la nostra vicinanza e solidarietà». Ancora più lapidario è il segretario generale Giovanni Villa che, nel condannare l’intimidazione e esprimere la sua solidarietà, chiede che sia lo Stato a farsi carico dell’illegalità che ancora turba la vita democratica nei paesi dell’Ogliastra e della Sardegna. «Lo Stato, oggi subisce troppe minacce. In questo caso – sottolinea il responsabile regionale di categoria – le minacce hanno toccato due istituzioni». «E sempre lo Stato – conclude Villa – deve essere più presente in quei territori dove è difficile far rispettare le leggi». Un compito difficile anche alla luce degli episodi che, di recente, hanno funestato la tranquillità del territorio ogliastrino. (g.f.)