La Nuova Sardegna

Nuoro

Chimica, i sindacati trovano l’unità perduta

di Federico Sedda
Chimica, i sindacati trovano l’unità perduta

Cgil, Cisl e Uil: «Occorre sapere se c’è l’impegno di Clivati per produrre biopolimeri a Ottana»

10 aprile 2017
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NUORO. «Occorre conoscere se, in prospettiva, c’è l’impegno del gruppo Clivati - Indorama a produrre bio polimero a Ottana. In caso affermativo, occorre l’assunzione di responsabilità da parte di Eni e la disponibilità dell’azienda a prendersi in carico gli impianti al fine di riattivare l’attività produttiva di Ottana». Parole sottoscritte unitariamente, dopo mesi di gelo, dai sindacati confederali nuoresi. Sul futuro immediato dell’area industriale di Ottana, Cgil, Cisl e Uil e, in particolare, le prime due sigle, ritrovano l’unità perduta e sottoscrivono un documento insieme a Confindustria, ai sindaci di Ottana, Bolotana e Noragugume e al commissario straordinario della provincia di Nuoro, Costantino Tidu, nel quale chiedono al presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru e al ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, «di farsi carico della grave situazione in cui versa il sito industriale di Ottana, attivando con Eni un tavolo istituzionale per la ripresa della chimica». Quella chimica tradizionale, ovviamente, chiusa da quasi tre anni e con i lavoratori in cassa integrazione. La svolta che sancisce la ritrovata unità è avvenuta al tavolo della Provincia, dove, mercoledì scorso, su iniziativa del commissario straordinario, Costantino Tidu, si è tenuto un incontro tra tutti i soggetti interessati. “Il 5 Aprile 2017 – si legge nella nota inviata al governatore della Regione e al ministro - si è tenuto un incontro sulle problematiche future inerenti il sito industriale di Ottana.

Dalla riunione è emersa la grave preoccupazione per il quasi totale silenzio politico-istituzionale calato sul futuro del sito industriale di Ottana dalla fermata degli impianti di produzione del pet e di quelli di Ottana Energia, con conseguente chiusura della centrale termoelettrica e la collocazione di tutti i lavoratori in Cig.” I firmatari del documento, tra i quali anche l’azienda, chiedono a Regione e governo “di conoscere il futuro che si intende riservare alla chimica della Sardegna, ormai circoscritta alla filiera del pet di Ottana». In particolare, nel documento viene illustrato, ancora una volta, il quadro nel quale si colloca la possibilità di ripresa produttiva di Ottana. «L’ Eni - si sottolinea nella nota - ha firmato con i sindacati un accordo di dismissione e bonifica del sito di Sarroch, esclusi gli impianti passati alla proprietà della Sarlux. Da qui la necessità di sollecitare la Regione affinché pretenda da Eni che l’impianto di dealchilazione aromatici e la sezione cristallizzazione non vengano smantellati in quanto necessari alla filiera chimica del pet”. Stamattina, intanto, riprende la mobilitazione dei lavoratori con un sit-in davanti alla fabbrica chiusa, poi, alle 10, assemblea aperta al polivalente di Ottana.

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