La Nuova Sardegna

Nuoro

Gairo, minacce di morte contro il sindaco Piras

di Giusy Ferreli
Gairo, minacce di morte contro il sindaco Piras

La scritta è comparsa giovedì in un muraglione all’uscita del paese ma la notizia è trapelata soltanto adesso

09 aprile 2017
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GAIRO. L’Ogliastra è ripiombata nella stagione buia delle intimidazioni agli amministratori locali. A finire nel mirino, stavolta, è il primo cittadino di Gairo, Franco Piras. “Sindaco vattene o ti ammazziamo” è la scritta minacciosa che ha fatto la sua comparsa giovedì in un muraglione all’uscita del paese, proprio sotto l’ecocentro comunale, all’imbocco della strada provinciale 28 che dal centro abitato conduce a Cardedu. La notizia, circondata da una fitta cortina di riserbo è trapelata solo ieri, quando le scritte erano già state cancellate. Al telefono, la vittima dell’ennesimo messaggio minatorio non nasconde lo sconforto. «Sono molto amareggiato – commenta l’amministratore comunale – stiamo lavorando per il bene della comunità che ci ha eletto e non mi capacito di come si possa arrivare a tanto». Di più il sindaco, 49 anni, sovrintendente della polizia penitenziaria nel carcere di Lanusei, non dice.

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Oltre che amministratore di un paese complesso e turbolento, è anche un padre di famiglia e ha dovuto rassicurare i suoi familiari. Non appena ha saputo delle minacce è andato in caserma dai carabinieri a denunciare l’accaduto, ma avrebbe preferito che la notizia non trapelasse. Ed ora spetterà ai militari della caserma e ai colleghi della compagnia di Jerzu, coordinati dal capitano Giuseppe Merola, individuare i responsabili delle minacce e bloccare sul nascere un fenomeno che in passato ha registrato escalation inquietanti e sembrava archiviato.

Il territorio ogliastrino non è nuovo a vicende di questo genere, l’ultimo attentato intimidatorio è avvenuto a Seui a fine marzo. Un colpo di fucile calibro 12, indirizzato contro la casa di campagna del suocero del sindaco, Marcello Cannas, ha riaperto ferite antiche e recenti. Quella fucilata, infatti, non è che l’ultimo atto intimidatorio contro gli amministratori seuesi. Nei dieci giorni precedenti altri due episodi avevano coinvolto amministratori comunali o loro parenti. Una fucilata era stata esplosa una settimana prima contro la Fiat Panda dell’assessore comunale allo Sport, Raimondo Gaviano, parcheggiata sotto la sua casa in via Roma. Nel corso della nottata ignoti fucilieri avevano preso di mira anche il fuoristrada di Federico Ibba, compagno di una consigliera comunale. Entrambi i mezzi sono stati colpiti dallo stesso fucile calibro 12.

Risalgono all’ottobre dello scorso anno le minacce di morte rivolte al primo cittadino di Villagrande, Giuseppe Loi. In quel’occasione le minacce erano contenute in un volantino anonimo, in cui si preannunciava «una fucilata in pancia al sindaco e ai suoi collaboratori».

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