La Nuova Sardegna

Nuoro

Un arresto e sette denunce per droga

di Lamberto Cugudda
Un arresto e sette denunce per droga

Blitz dei carabinieri col supporto di un elicottero dello squadrone Cacciatori di Sardegna e delle unità cinofile

08 aprile 2017
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L’Operazione Dirty Fish (pesce sporco) dei carabinieri della compagnia di Lanusei, coordinati dal capitano Claudio Paparella, ieri mattina ha portato, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Lanusei, all’arresto di Mosé Cao, 53 anni, di Lotzorai – già condannato nel processo per l’Operazione Aurora, relativa a un traffico di droga dall’Olanda – e alla denuncia a piede libero di altri sette ogliastrini. Sono tutti di Tortolì, Barisardo e Tertenia. Di questi, uno era ai domiciliari e un altro soggetto all’obbligo di dimora. In casa di Mosé Cao, nel corso della perquisizione, sono stati rinvenuti circa 2,4 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento ed uno  scanner per il ritrovamento di microspie. L’Operazione Dirty Fish ha avuto inizio ieri mattina alle 7, e ha visto in campo i carabinieri della stazione di Santa Maria Navarrese con il supporto di personale dello squadrone eliportato Cacciatori Sardegna (con unita’ cinofile),  di un elicottero AW109 Nexus dell’Elinucleo di Elmas e dei militari della stazione di Tertenia.

Gli altri sette denunciati a piede libero sono M.V., 43 anni, residente a Lotzorai; M.M., 45 anni, di Tertenia (nel corso della perquisizione domiciliare sarebbero stati rinvenuti circa 0,5 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, 10 grammi di marijuana e un bilancino di precisione); S.M., 58 anni, di Tortolì, e S.D., 61 anni, anch’egli di Tortolì, (durante la perquisizione nel loro domicilio sarebbero stati trovati 0,3 grammi di stupefacente tipo cocaina e materiale per il confezionamento). E ancora P.M., 36 anni, residente a Barisardo, già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora in altro procedimento penale; M.M., 38 anni, residente a Barisardo, già sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari nel procedimento penale della stessa compagnia dell’Arma di Lanusei, legato all’indagine Sardlento; M.C., 39 anni, residente a Barisardo. L’indagine, come ha precisato il capitano Claudio Paparella, ha evidenziato delle continue cessioni di sostanze stupefacenti sviluppatosi tra i Comuni di Lotzorai, Tortolì e Bari sardo. Il nome dell’attività è dato dal fatto che tutti gli indagati utilizzavano, tra le altre, come parola in codice per indicare lo stupefacente, il termine “pesce”. Il comandante della compagnia dell’Ama di Lanusei ha anche spiegato che sempre la stessa indagine prese avvio  nel mese di novembre 2014, con una serie di attività investigative volte alla prevenzione ed alla repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito del comune di Lotzorai. Tali attività si sono basate prevalentemente su servizi di osservazione occulti e su indagini di natura tecnica, che secondo l’ufficiale avrebbero consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati.

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