La Nuova Sardegna

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arzana

Giornata diocesana dei giovani ai piedi del monte Idolo

di Claudia Carta
Giornata diocesana dei giovani ai piedi del monte Idolo

ARZANA. Il volto bello di Arzana, oggi. Quello dei suoi ragazzi e dei suoi giovani. Quello dell’accoglienza e delle braccia aperte a tutti i loro coetanei che dall’Ogliastra, e non solo, busseranno...

08 aprile 2017
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ARZANA. Il volto bello di Arzana, oggi. Quello dei suoi ragazzi e dei suoi giovani. Quello dell’accoglienza e delle braccia aperte a tutti i loro coetanei che dall’Ogliastra, e non solo, busseranno alle loro porte, percorreranno le loro piazze, colorandole di entusiasmo e di speranza, illuminandole di sorrisi, riempiendole di riflessioni e festa. Ai piedi del monte Idolo è tutto pronto per questa sera quando, a partire dalle 15.30, inizierà l’invasione pacifica della gioventù. La Giornata diocesana dei giovani, dal titolo “Giovani e parrocchia: chi ascolta di più?” – fortemente voluta dal vescovo Antonello Mura, realizzata con il supporto della pastorale giovanile e vocazionale – si colloca come una tappa significativa, in preparazione al prossimo Sinodo dei vescovi dell’ottobre 2018 che avrà come tema: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Per i ragazzi di Arzana, sostenuti e accompagnati dal giovane parroco don Michele Congiu, dagli educatori e dai numerosi volontari, sono stati giorni di intensi preparativi, di collaborazione e di lavoro: troppo importante l’appuntamento per non curare tutti i dettagli. Spazio dunque, alla fantasia, alle idee originali, perché tutto, stasera, sia perfetto. A partire dall'accoglienza, a Su Mulinu, dove ci sarà la registrazione dei partecipanti nella segreteria. Successivamente, ci si sposterà a San Vincenzo per il momento introduttivo. Seguendo le parole chiave del documento preparatorio del Sinodo, e le relative icone bibliche, i ragazzi si divideranno in sei piazze del paese, ognuna di un colore diverso, nelle quali si confronteranno con quanto hanno detto loro Papa Francesco e il vescovo Antonello Mura. Ma saranno i giovani i veri protagonisti, “giovani da ascoltare e che si fanno ascoltare”, con le loro idee, le loro osservazioni e le loro richieste, da presentare allo stesso Mura, nel momento di condivisione in sala consiliare.

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