La Nuova Sardegna

Nuoro

Dorgali, Coop Pastori realtà economica in continua crescita

di Nino Muggianu
Dorgali, Coop Pastori realtà economica in continua crescita

Centosettanta soci e più di 4 milioni di litri di latte lavorati Il presidente: «Prezzo del latte dignitoso nonostante la crisi»

05 aprile 2017
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DORGALI. Centossettanta soci, dodici in più dello scorso anno, quattro milioni e mezzo di litri di latte lavorati, cinquecento mila in più della scorsa annata. Latte che come ogni anno spunta un prezzo di tutto rispetto a vantaggio dei soci, quest’anno 88 centesimi; settemila e cinquecento quintali di formaggio, lavorazione di una trentina di prodotti di alta qualità, quindicimila agnelli. Premi e riconoscimenti di tutti i livelli; un’azienda che sfrutta le nuove tecnologie sia per la lavorazione che per la produzione di energia e due progetti innovativi fermi da tempo nei cassetti della Regione che attendono risposte. Sono solo alcune delle caratteristiche della società Cooperativa Pastori di Dorgali, guidata per il quinto anno dal giovane presidente Leonardo Salis che proprio ieri ha fatto rientro dalla trasferta nei centri terremotati per portare il dono dei sardi, Sa paradura. A fine anno a Baunei alla manifestazione “Il caprino D’oro” l’azienda dorgalese ha ricevuto due primi premi con due caprini semicotti, uno stagionato ed uno semi stagionato. A dicembre invece è arrivato il prestigioso riconoscimento di Banca Intesa che ha premiato l’eccellenza delle imprese sarde. La cooperativa dorgalese ha superato un’agguerrita concorrenza di diverse decine di aziende risultando alla fine tra le dieci premiate. Nel mese di marzo l’azienda ha chiuso il bilancio annuale del 2016 e, visto l’andamento generale è stato spuntato un ottimo risultato sul prezzo del latte: 68 centesimi di anticipo, poi ad aprile saranno aggiunti 20 centesimi di conguaglio per un totale di 88 centesimi.

«Un prezzo di tutto rispetto se si valuta il particolare momento di difficoltà – commenta il presidente Salis – Nonostante tutta la crisi, siamo riusciti a tamponare e fare un prezzo più che dignitoso. Sono più che soddisfatto – commenta ancora Leonardo Salis – un prezzo che naturalmente non può essere paragonato allo scorso anno quando eravamo riusciti a spuntare 1 euro e 20 centesimi. Consapevoli del delicato momento che stiamo vivendo il prezzo di 88 centesimi va più che bene. I soci dovrebbero essere contenti». Soci cresciuti di numero visto che lo scorso anno erano 158 e ora sono diventati 170, grazie ai nuovi ingressi. «Quest’anno registriamo anche un 10 per cento in più di latte versato 4 milioni e mezzo di litri latte, contro i quattro milioni dello scorso anno. C’è un ricambio generazionale, sono entrati in cooperativa una dozzina di giovani. Nuovi soci che fanno ritornare in positivo l'andamento che da qualche anno era in netto calo». Molti soci anziani avevano lasciato ma nessuno era disposto a sostituirli. Adesso, il positivo cambio di rotta con l’arrivo delle nuove generazioni. «Una scelta – conclude Salis – che certamente è figlia della politica che si sta adottando nel premiare chi si impegna in agricoltura. Giovani che magari hanno provato a fare un altro mestiere, hanno poi capito il settore agropastorale: lavoro duro, ma che non ti lascia mai a terra pur con tutte le difficoltà del comparto».

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