La Nuova Sardegna

Nuoro

Guerra aperta contro la peste suina

di Giovanni Melis
Guerra aperta contro la peste suina

Tiana, all’incontro di Laore De Martini assicura: impegno concreto della Regione

03 aprile 2017
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TIANA. La Regione parla di prospettive di sviluppo e rilancio occupazionale per le zone interne. Questo attraverso un dialogo sugli strumenti del programma di sviluppo rurale, dedicato al comparto suinicolo. Se ne è parlato ieri a Tiana durante un incontro pubblico organizzo da Laore, Comune e Unità di progetto. All’iniziativa hanno partecipato cittadini, imprenditori agricoli e amministratori locali. In platea alcuni sindaci: Giuseppe Loi di Villagrande Strisaili, Antonio Congiu di Lodine, Cristina Sedda di Ovodda, Alessandro Corona di Atzara e Gualtiero Mameli di Aritzo. Gli intenti della Regione, ossia sull’impegno concreto per valorizzare il settore suinicolo, sono stati spiegati dal responsabile dell’Unità di progetto Alessandro De Martini. «Da questa iniziativa – ha detto De Martini – si è capito che c’è molto interesse e grande aspettativa sul rilancio del comparto e sull’indispensabile lotta alla Psa. Confrontarsi, parlare, discutere vuol dire fare informazione corretta». De Martini ha portato i saluti del presidente Francesco Pigliaru che sull’argomento si è esposto in prima persona. «Questa – ha aggiunto De Martini – è una battaglia nodale con un obiettivo che va oltre l’eradicazione del virus: lo sviluppo delle zone interne passa anche dalla riuscita di questa sfida che non si può relegare solo a un problema sanitario o scientifico, poiché si tratta di un ragionamento e di una rivoluzione sociale ed economica. Se non eradichiamo la Psa rimarremo fermi così come lo siamo stati negli ultimi 39 anni». Sotto il profilo pratico sono intervenuti Antonio Maccioni e Daniela Sardo (Laore) sulle nuove normative che regolano il comparto suinicolo isolano, sull'emersione degli allevamenti illegali e le ingenti risorse messe a disposizione dalla Regione attraverso le Misure del Psr: prima fra tutte quella sul Benessere animale dei suini con circa 50milioni di euro di dotazione. Il programma di eradicazione sulla Psa, che dal 1978 ha affossato uno dei settori più importanti dell’intera zootecnia isolana, è stato al centro del faccia a faccia. Importanti le testimonianze. Come quella di Roberto Marcello, titolare di una macelleria, allevatore di suini e trasformatore di carne di maiale. Venti maiali allevati in semi brado su un appezzamento di circa due ettari circondato dalle doppie recinzioni. Il cibo per gli animali, soprattutto cereali, è rigorosamente sardo: proviene dalle aziende agricole dell’Oristanese. I dati del comparto sono stato esposti dall'esperto Giuseppe Fruttero. «Negli ultimi dieci anni – ha detto – i dati su numero di aziende e di capi allevati è in forte calo. Nel 2006 i suini presenti sull’Isola erano circa 237mila in 17471 aziende per passare nel 2010 a 176mila in 15975 aziende».

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