La Nuova Sardegna

Nuoro

Asl, TROPPI RITARDI

Il caso protesi: ora pazienti e operatori vanno all’attacco

 Il caso protesi: ora pazienti e operatori vanno all’attacco

NUORO. Famiglie di pazienti nuoresi con disabilità sul piede di guerra, perché costrette ad attendere mesi per avere dalla Asl gli ausili protesici di cui i propri cari hanno bisogno. Alla loro...

27 marzo 2017
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NUORO. Famiglie di pazienti nuoresi con disabilità sul piede di guerra, perché costrette ad attendere mesi per avere dalla Asl gli ausili protesici di cui i propri cari hanno bisogno. Alla loro protesta si aggiunge quella degli operatori delle Officine ortopediche cittadine a cui fanno riferimento e, che da tempo (così come i colleghi di tutta l’isola: si contano 50 Officine ortopediche sanitarie che si avvalgono di 500 lavoratori dipendenti), si trovano a che fare con un sistema di fornitura se non bloccato, molto rallentato a causa della contrazione subita dalla voce di spesa regionale per l’acquisto dei dispositivi medici. «La categoria – dicono Salvatore Ruggiu e Gianni Moi (portavoce Ortopedia e regionale e referente regionale della Fioto) – da quasi tre mesi non vuole che un incontro con i vertici della nuova Azienda tutela salute, per trovare una soluzione proficua per tutti, soprattutto per i pazienti che hanno diritto di svolgere la loro vita quotidiana con dignità». Ebbene, da una parte le famiglie con pazienti che oltre alla malattia devono subire ulteriori complicazioni, spesso legate all’insorgenza di piaghe da decubito che richiedono anche diversi mesi di cure per poter guarire; dall’altra, gli operatori impossibilitati a erogare il proprio servizio nel territorio. È di qualche giorno fa l’interrogazione presentata dal gruppo del Partito dei Sardi per ottenere dal Presidente della Regione e dall’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, risposte in merito alle modalità di erogazione degli ausili protesici con spesa a carico del sistema sanitario nazionale. «A fronte della contrazione subit dalla voce di spesa regionale per l’acquisto dei dispositivi medici, come disposto dalla Spending review – si legge nell’interrogazione – la Regione dal 2012 ha messo in atto una serie di azioni di coordinamento tese a contenere la spesa per l’acquisto di ausili protesici. La risultanza della gara stravolge la fornitura degli ausili protesisi che precedentemente avveniva in maniera immediata e per mezzo delle Officine ortopediche-sanitarie regolarmente convenzionate con il Servizio sanitario. Ora invece – continua l’interrogazione – la nuova erogazione non potrà avvenire in maniera diretta e immediata al paziente e toglie di fatto agli utenti, la possibilità di rivolgersi ai propri operatori sanitari di riferimento, esercitando così un diritto di libera scelta. Inoltre toglie la possibilità ai 500 operatori economici sparsi nel territorio regionale di poter continuare la propria distribuzione di ausili come storicamente avveniva».

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