La Nuova Sardegna

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amianto

Si allarga l’inchiesta sulla cava di feldspato

Si allarga l’inchiesta sulla cava di feldspato

NUORO. La procura della Repubblica di Viterbo, oltre a quella di Nuoro, ha intensificato le indagini sull’attività estrattiva della cava di feldspato di Ciarru Mannu in agro di Sarule in concessione...

26 marzo 2017
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NUORO. La procura della Repubblica di Viterbo, oltre a quella di Nuoro, ha intensificato le indagini sull’attività estrattiva della cava di feldspato di Ciarru Mannu in agro di Sarule in concessione da qualche decennio alla società Maffei. L’inchiesta avrebbe preso nuovo vigore dopo che sarebbe stata accertata la presenza di feldspati nel distretto della ceramica sassuolese. Sì, ma che cosa è il feldspato? È amianto naturale e non derivato da lavorazione o preparazione di manufatti. Veniva estratto anche nella cava della Maffei, a Ciarru Mannu, in agro di Sarule, fino allo scorso mese di luglio, quando i carabinieri del Nucleo ecologico di Sassari avevano messo i sigilli dopo aver acquisito una voluminosa documentazione alla Regione, nei Comuni di Orani e Sarule e negli uffici dell’azienda. L’inchiesta era partita un anno fa nel Lazio quando, in seguito ad alcuni accertamenti tecnici, era emersa la presenza di tremolite d’amianto nei feldspati estratti in Sardegna e lavorati dagli operai delle aziende di stoccaggio di Viterbo e nel distretto della ceramica in Emilia Romagna. Anche gli impianti di stoccaggio d’oltre Tirreno sono stati messi sotto sequestro dalla procura di Viterbo, che ha intensificato le indagini disponendo ulteriori sofisticati accertamenti tecnici.

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