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Nuovo centro intermodale: una culla per le imprese

Nuovo centro intermodale: una culla per le imprese

Macomer, la struttura è pronta a ospitare anche nuove attività del territorio L’assessore Manus: «Sarà un luogo di servizi e un biglietto da visita della città»

26 marzo 2017
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MACOMER. Il centro intermodale di Macomer che sarà inaugurato sabato 1° aprile non è più una semplice autostazione dove si compra il biglietto e si attende l’arrivo o la partenza del pullman, e non sarà solo un hub di collegamento tra più linee di trasporto, in questo caso una piattaforma polifunzionale che metterà in connessione servizi e funzionalità diversi. Il centro intermodale sarà anche uno strumento strategico di promozione del territorio, un portale di accesso alle attività economiche della zona legate alle produzioni di qualità dell’agroalimentare e dell’artigianato creativo e una vetrina del patrimonio culturale, ambientale e archeologico di Macomer e del Marghine. Mettere tutto questo dentro un complesso edilizio che per quanto grande non è un grattacielo, non sarà facile, ma l’amministrazione comunale ritiene che sia comunque possibile, soprattutto se si selezionalo le proposte puntando su quelle offrono una ricaduta in termini di immagine e di promozione del territorio. «Puntiamo a farne una struttura di importanza strategica per il territorio che permetterà lo sviluppo della città e del Marghine intero – dice l’assessore ai lavori pubblici, Marco Manus –. Il centro diventerà il biglietto da visita della nostra città, sarà lo snodo dell’intermodalità per il centro-nord Sardegna, ma non solo. Sarà un luogo vivo 365 giorni all’anno dove si potranno organizzare eventi, mostre e dove sarà istituito e prenderà finalmente vita il nostro urban center. Sarà un luogo di servizi e diventerà il punto di riferimento e di transito per le attrattive turistiche del nostro territorio».

Al piano terra, quello al quale si accede da piazza Due Stazioni e dal piazzale di arrivo dei pullman, andranno le funzioni del centro intermodale: biglietteria, deposito bagagli, informazioni, uffici, spazi di riposo per il personale viaggiante, caffetteria, ristoro, tabacchi e vendita giornali. In prospettiva si punta ad ampliare le funzioni della biglietteria per farne un terminale della continuità territoriale, cioè un punto dove si possa dare continuità al viaggio anche nella penisola, senza fare i biglietti negli scali intermedi e i check-in. Ma la novità più interessante riguarda il piano superiore, dove avrà sede l’urban center, luogo istituzionale del Comune dedicato alla conoscenza e alla comunicazione del territorio che comprende uno spazio di relazioni, incontri e mostre. Come è spiegato nella delibera di indirizzo della Giunta, si punta a «costruire un’esperienza innovativa nello sperimentare e rendere efficace un luogo di incontro e di confronto tra i nostri giovani neolaureati e il loro patrimonio di competenze e nuova progettualità». Ma c’è di più. Nell’affidamento dei servizi di gestione, comprese le attività che troveranno spazio al piano superiore, «si intende incentivare e promuovere il buon avvio e funzionamento» con una fase iniziale di start-up di 12 mesi durante i quali non sarà chiesto il canone di locazione. L’obiettivo è quello di incentivare gli investimenti per arredi, pannellature e strumenti informatici. «Auspico che il centro possa essere appetibile ad attività capaci di valorizzare città e il territorio – Dice l’assessore alle attività produttive, Rossana Ledda –. Per questo ci accolliamo i costi di riscaldamento ed energia elettrica nelle parti comuni e, come incentivo, non chiediamo affitto per i primi 12 mesi». (t.g.t.)

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