La Nuova Sardegna

Nuoro

Sarule, diabetico resta senz’acqua Abbanoa slaccia il contatore

di Michela Columbu
Sarule, diabetico resta senz’acqua Abbanoa slaccia il contatore

L’uomo, invalido al 100 per cento, aveva contestato alcune fatture emesse dall’ente unico Non aveva mai ricevuto risposta. Poi, all’improvviso, sono arrivati gli operai della società

25 marzo 2017
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SARULE. Slaccio del contatore senza preavviso alcuno. È quello che è successo l’otto marzo scorso a un utente di Sarule, un 62enne invalido al 100 per cento, diabetico, cardiopatico, con tre by-pass e con diverse altre patologie, che per tre giorni ha dovuto rifornire casa sua con acqua in bidoni. Un disagio che è finito solo dietro pagamento di una quota di alcune fatture, dal totale di 2700 euro circa, che aveva ricevuto nel 2014, e per le quali, dietro consiglio degli stessi funzionari di Abbanoa, aveva avviato la procedura di contestazione.

Procedura per la quale non ha mai ricevuto risposta, fino all'8 marzo scorso, quando la moglie, tornando a casa ha notato che la porticina della scatola murata che ospita il contatore era aperta, scoprendo immediatamente che poco prima i tecnici Abbanoa avevano apposto i sigilli. Rubinetti a secco quindi e tanta rabbia e sconcerto da parte dei coniugi, che sono sempre stati puntuali nel pagamento delle bollette. Avevano avviato nel 2015 la procedura di contestazione per diverse fatture dall'importo totale superiore ai 2500 euro delle quali disconoscevano i consumi in oggetto, descrivendo con documentazione dettagliata le motivazioni della contestazione. «Da allora non ci hanno fatto sapere nulla – spiegano i coniugi – Mai una risposta fino a 15 giorni fa, quando ci hanno privato dell'acqua per riavere la quale abbiamo dovuto pagare». I due coniugi avevano partecipato nel 2015 ai diversi incontri, promossi dall'amministrazione comunale di Sarule guidata da Mariangela Barca, proprio per affrontare il problema, che stava assumendo dimensioni allarmanti, delle bollette a cifre astronomiche che erano state recapitate a tante famiglie sarulesi. «Fu lo stesso dottor Picciau, funzionario di Abbanoa a dichiarare, documenti alla mano che la nostra bolletta era esagerata e sicuramente il risultato di un errore, e che potevamo avviare il procedimento di contestazione. Ma mai mi sarei aspettato che venissero sotto casa a staccarmi l'acqua, senza nemmeno avvisarmi».

E ciò che è stato sottolineato proprio nello scambio di comunicazioni intercorse nei giorni dello slaccio tra la famiglia e la stessa Abbanoa, è che è stato effettuato uno slaccio a un utente che non rientrava di certo nella categoria dei plurimorosi (condizione per la quale Abbanoa prevede azioni di slaccio) e non ha ricevuto nessun preavviso ne alcuna notizia a riguardo. Nella risposta Abbanoa sottolinea invece che si è trattato di un atto dovuto «a tutela degli interessi aziendali - scrive - e che la messa in mora è stata già comunicata con l'invio delle notifiche di sollecito come dai documenti agli atti. Ulteriore invio di preavviso di sospensione della fornitura non è un atto dovuto».

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