La Nuova Sardegna

Nuoro

Sindaci pronti a difendere le linee del trenino verde

di Lamberto Cugudda
Sindaci pronti a difendere le linee del trenino verde

Domani l’Arst presenterà il programma per la prossima stagione estiva I primi cittadini temono che alcuni territori restino tagliati fuori come nel 2016

23 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





GAIRO TAQUISARA. Tratta ferroviaria Arbatax-Mandas: da Ussassai, da Gairo Taquisara, da Osini, da altri centri dell’area della vallata del Pardu e da Tortolì si spera tanto in una reale ripartenza del trenino verde dopo lo stop avvenuto nella stagione turistica dello scorso anno. E domani, nel corso della conferenza stampa convocata dai vertici Arst ad Arbatax sull'offerta turistica 2017 dei viaggi con il trenino verde, i presenti presseranno per evitare che qualche territorio comunale ogliastrino attraversato dalla sopracitata tratta resti tagliato fuori. «Finora non ho ancora ricevuto la convocazione – ha detto nella tarda mattinata di ieri il sindaco gairese Franco Piras mentre era al lavoro – ma mi auguro che la conferenza stampa (rispetto alla quale l’Arst ha precisato che “sono stati invitati tutti i sindaci e gli operatori interessati dalle tratte del trenino verde” ndr) porti novità positive, soprattutto in relazione alla parte ogliastrina della tratta che da Arbatax giunge fino a Seui. Nella stagione estiva 2016, con la soppressione della stessa, tutto il territorio ne ha risentito in maniera forte». Il suo collega di Ussassai, Giannino Deplano, è duro nei confronti di Arst e Regione. «Nessuno mi ha invitato all’incontro di Arbatax – ha dichiarato ieri – e non so se ci andrò. Ma scriverò A chi di competenza. Perché tira brutta aria e pare che si voglia ancora dividere l’Arbatax-Mandas in due tratte differenti: da Mandas fino a Seui e l’altra da Arbatax a Gairo Taquisara. Tagliando fuori Ussassai e il suo territorio, con Niala, oltre alla secolare foresta di Montarbu di Seui. Il tutto con la scusa del ponte di Niala non messo in sicureza. Quando basterebbe arrivare fino a Niala con una littorina (automotrice), che dovrebbe poi soltanto invertire il senso di marcia. E girare a Gairo Taquisara. Ma come sempre, i centri più piccoli delle zone interne non vengono presi in considerazione». Anche la sindaca di Osini, Mariangela Serrau, spera in qualche novità positiva. «Anche i centri ogliastrini che non sono toccati direttamente dalla tratta del trenino verde, ma che vi si “affacciano” – ha evidenziato – nell’estate 2016 hanno risentito in maniera fortissima della soppressione del trenino verde. È importante che attraversi anche il territorio comunale di Ussassai, giungendo fino a Niala».

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative