La Nuova Sardegna

Nuoro

Ex Legler, il sindaco respinge le accuse: «Operai mai esclusi»

di Federico Sedda

Ottana, la replica di Saba sugli ammortizzatori sociali «Non siamo un patronato, l’informazione arriva ai sindacati»

23 marzo 2017
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OTTANA. «Nessuno ha abbandonato gli ex lavoratori della Legler esclusi dall’elenco per la proroga degli ammortizzatori sociali in deroga, tanto meno il comune di Ottana, che, per ottenere la riapertura dei termini per l’iscrizione, ha attivato una serie di iniziative tra le quale una raccolta di firme, due incontri in Comune e un sit-in dei lavoratori a Macomer effettuato il 13 marzo 2017 in occasione della firma tra i Comuni e la Regione per il reinserimento al lavoro degli ex tessili. Rigetto, quindi, con forza l’accusa di avere abbandonato gli esclusi dalla mobilità in deroga, tra i quali c’è anche il nostro assessore alla Cultura e mio fratello». Il sindaco di Ottana, Franco Saba, risponde a muso duro al capo gruppo della minoranza, Edoardo Barca, che, qualche giorno fa, aveva accusato l’amministrazione di non avere mosso un dito per tutelare i lavoratori esclusi dagli elenchi della mobilità in deroga. «L’esclusione – sottolinea il sindaco – è stata provocata da due fattori non certo dipendenti dal Comune: la poca chiarezza della formula del provvedimento, che legava la proroga degli aventi diritto alla possibilità di ripartenza delle aziende di riferimento e dalla esiguità del tempo a disposizione per fare le domande che andava dal 2 al 12 dicembre 2016. In pratica 5 giorni se togliamo i sabati e le domeniche. Alla luce di questi fattori, la polemica sollevata dalla minoranza appare strumentale e pretestuosa». Di fronte a questa situazione, comunque, il comune di Ottana non è stato con le mani in mano. «In merito alla riapertura dei termini chiesta dai sindacati – fa sapere Franco Saba – l’amministrazione comunale, d’accordo con i lavoratori interessati, ha attivato alcune azioni positive, tra le quali una raccolta di firme pubblicizzata dall’Informacittadino, due incontri in Comune e, infine, un sit-in a Macomer nel quale è stato chiesto all’assessore di riaprire i termini per la presentazione delle domande di proroga. Il capo gruppo della minoranza non ha partecipato ad alcuna di queste iniziative».

Al di là delle azioni politiche e di appoggio e di denuncia, tuttavia, l’amministrazione comunale non avrebbe potuto fare altro rispetto alla soluzione del problema. «Il Comune – sottolinea il primo cittadino di Ottana – non è un patronato sindacale. Non ha, quindi, informazioni dirette da parte dell’assessorato regionale o di altre istituzioni competenti in materia di lavoro sulla pubblicazione di domande di qualsiasi tipo. L’informazione arriva dai sindacati o dagli stessi lavoratori. Attribuire responsabilità all'amministrazione comunale è, quindi, irresponsabile e fazioso. Respingo, infine – conclude il sindaco – l’accusa di nullità della nostra azione politica. Basta leggere i giornali per sapere che oggi siamo impegnati su più fronti: bonifiche del sito industriale, riconoscimento nell’elenco dei Sin nazionali, esposti all’amianto, area di crisi complessa, estreme povertà e vertenza latte. Il tutto al contrario del capo gruppo della minoranza che in due anni non ha mai presentato una mozione su cui discutere».

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