La Nuova Sardegna

Nuoro

Orgosolo, spari contro l’auto di una 27enne

Orgosolo, spari contro l’auto di una 27enne

All’1,30 di notte in via Matteotti: si esaminano i filmati della videosorveglianza Prima sono state forate le gomme della Punto e poi l’esplosione dei colpi

22 marzo 2017
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ORGOSOLO. I colpi d’arma da fuoco hanno rotto ancora una volta il silenzio della notte nei centri della Barbagia. Dopo le fucilate, tra sabato e domenica, contro l’auto dell’assessore comunale alle Sport del Comune di Seui e il fuoristrada dell’allevatore, compagno di una consigliera del paese, nella notte tra lunedì e ieri si sono aggiunti i colpi sparati contro una struttura ricettiva di Fonni e contro l’auto di una giovane di Orgosolo.

Intorno all’1,30 ignoti hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco, forse pistola, danneggiando una Fiat Punto in sosta, in via Matteotti, nella parte alta del paese dei murales. Nessuno, però, ha fatto caso a quelle esplosioni.

La vettura intestata a una società che si occupa di corsi di formazione è in uso ad una giovane 27enne. I malviventi sono entrati in azione approfittando del buio e del fatto che a quell’ora le strade del paese sono deserte. Hanno prima forato tutti gli pneumatici dell'auto e poi hanno esploso alcuni colpi mandando in frantumi i vetri.

Ad accorgersi del danneggiamento, la ragazza che sta frequentato un corso per agente assicurativo e ieri mattina doveva uscire di casa e usare la vettura. Spaventata ha lanciato subito l’allarme.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Orgosolo e della squadriglia di Pratobello che hanno avviato immediatamente le indagini con la speranza di riuscire a dare un volto agli attentatori.

Un gesto inspiegabile che ha colpito una famiglia tranquilla e ben voluta in paese. Gli inquirenti hanno sentito a lungo la 27enne per capire se di recente abbia avuto qualche problema in paese.

Sentiti anche i genitori, in particolare la madre della giovane, titolare della società ma entrambi non hanno saputo dare una spiegazione logica all’atto intimidatorio nei loro confronti.

Al vaglio degli investigatori gli impianti di videosorveglianza installati in alcuni punti del centro abitato.

Non è escluso che possano aver ripreso il passaggio dei balordi, prima o dopo l’azione criminale, e possano quindi avere le ore contate.

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