La Nuova Sardegna

Nuoro

Corsa rosa, 4500 euro in dono per la casa Amo

di Valeria Gianoglio
Corsa rosa, 4500 euro in dono per la casa Amo

Il direttivo dell’Atletica Amatori consegna i proventi dell’evento all’associazione Serviranno per adeguare l’ascensore dell’alloggio che ospita i malati oncologici

22 marzo 2017
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NUORO. Passati, anche per questa terza edizione, la Corsa rosa e il suo carico di sport, riflessione e sorrisi, per i promotori dell’iniziativa – i componenti dell’Atletica amatori – è tempo di bilanci e di mantenere ancora una volta le promesse fatte. Così, come era stato annunciato sin dai primi momenti del lungo percorso per organizzare l’evento, il direttivo dell’associazione ha consegnato i proventi della vendita delle magliette legate alla Corsa all’associazione Amo, che aiuta i malati oncologici e le loro famiglie.

E lo ha fatto a modo suo, seguendo lo stesso spirito gioioso che da sempre anima gli amici dell’Atletica amatori. La consegna dell’assegno di 4500 euro – che servirà per finanziare l’adeguamento di un ascensore della casa alloggio dell’Amo – infatti, non è stata fatta seguendo un iter freddo e formale, ma è stata solo il momento finale di una piacevole serata con tanto di cena e chiacchiere insieme alla fondatrice dell’Amo, Maria Gambioli, che ha coinvolto tanti protagonisti. Gli stessi che hanno dato il loro contributo per realizzare la terza Corsa rosa: i responsabili dei punti di informazione e vendita delle t-shirt e degli scaldacollo, la maestra di ballo Manuela Serra che ha animato la fase finale della Corsa con le sue coreografie. «Iniziative come questa – spiega il direttivo dell’Atletica Amatori Nuoro – necessitano di entusiasmo, tanto lavoro nei mesi precedenti, tante braccia e tante menti che coordinate realizzano il grande successo che la manifestazione ha di fatto avuto. Non è semplice ma la nostra carica positiva, unita al nobile scopo, alla fine ne ha decretato l'esito ed il consenso che ne è conseguito. Questa lunga maratona color Rosa aveva una plurifinalità: voleva essere un momento di riflessione e analisi, uno spazio per promuovere lo sport con un occhio alla salute e soprattutto un incontro di sano divertimento collettivo. Una parentesi mattutina nella quale la donna è stata al centro dei riflettori, protagonista indiscussa, interprete del ruolo fondamentale che ogni giorno la società le accredita, ruolo che la nostra associazione le riconosce. Crediamo che l'obiettivo sia stato perfettamente raggiunto». «Ovviamente – aggiunge in conclusione il direttivo dell’Atletica amatori – il nostro ringraziamento va ai soci dell'associazione della quale facciamo parte per essersi adoperati in ogni fase dell'organizzazione in modo libero, puntuale, disinteressato. Senza persone animate da spirito volontaristico le grandi idee con i loro puri sentimenti non trovano realizzazione»:

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