La Nuova Sardegna

Nuoro

borghi autentici d’italia

Il Comune di Galtellì alla fiera degli stili di vita sostenibili

di Nino Muggianu

È grazie al circuito Borghi Autentici d'Italia che Galtellì, comune capofila in Sardegna del circuito Nazionale Borghi Autentici, ha partecipato alla fiera nazionale del consumo critico e degli stili...

21 marzo 2017
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È grazie al circuito Borghi Autentici d'Italia che Galtellì, comune capofila in Sardegna del circuito Nazionale Borghi Autentici, ha partecipato alla fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili "Fa la cosa Giusta".Una decina in tutto i comuni ambasciatori e rappresentanti di circa 250 territori sparsi nella penisola. Una vetrina che è stata visitata da migliaia di persone e che ha avuto un grande successo di promozione del territorio.Per Galtellì erano presenti l'assessore al turismo Marzia Gallus,l'associazione Culturale Campana ’e Runda e su tenore Garteddesu, i quali insieme ad altri 9 Comuni hanno promosso Galtellì e la Sardegna. «Queste comunità – dice l’assessore – si basano su un capitale sociale, prima ancora che economico, che la crisi ha intaccato togliendo fiducia e futuro. Il loro capitale sociale è il carburante che alimenta concretamente progettualità, voglia di misurarsi sul cambiamento e sul miglioramento. Tante di queste comunità si caratterizzano con una specie di "follia visionaria". Forse sarà questa "follia visionaria", dicono gli organizzatori, che coinvolge il tessuto diffuso del Made in Italy, a rappresentare una delle principali componenti della ripresa economica e sociale di cui l'Italia ha tanto bisogno. Per cui l'oggettiva e un po' sommersa preziosità dei territori più interni del nostro Paese può essere tenuta in conto e valorizzata solo in una logica di scambio e cooperazione con le aree urbane e antropizzate, solo cioè in un arricchimento della loro relazionalità: da un lato le aree urbane e antropizzate devono sviluppare una gamma di rapporti con le aree più interne, non considerarle ormai perse nell'abbandono; e dall'altro lato le comunità delle aree interne devono non richiudersi in se stesse e nei loro miti, ma aprirsi ad ogni forma di rapporto (turistico, produttivo, logistico) con le aree rispetto alle quali sono lontane. Ecco perché la rete dei Borghi Autentici – conclude l’assessore Gallus – si definisce, territori e comunità che ce la vogliono fare. E' giunto il momento di provarci, di spingere sull'acceleratore del cambiamento usando tutte lerisorse e le energie oggi disponibili. È giunto il momento di mettere al centro le persone e di coltivare, con pazienza, l'ottimismo. Con questo spirito abbiamo partecipato a questa fiera e questo spirito i tanti visitatori hanno potuto respirare e condividere».

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