La Nuova Sardegna

Nuoro

Comune, crisi finanziaria «Dimissioni in blocco»

La minoranza ha proposto l’azzeramento dell’intero Consiglio comunale L’emendamento è stato bocciato. «Un’occasione persa. Ora si rischia il default»

19 marzo 2017
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NUORO. Coda di polemiche dopo l’ultima seduta del Consiglio comunale sulla disastrosa situazione finanziaria del Comune. L’assemblea, a maggioranza – la minoranza è uscita dall’aula al momento del voto – ha votato giovedì scorso una risoluzione per convocare un’assemblea aperta ai cittadini. «I nuoresi devono sapere qual è lo stato delle casse comunali» ha detto il sindaco che, più volte, in questi ultimi mesi, ha chiesto alla Regione un aiuto finanziario. «Altrimenti – ha fatto capire l’assessore alle Finanze Raffaela Denti – l’unica soluzione sarà aumentare i tributi locali». E proprio per costringere la Regione ad affrontare i problemi finanziari del Comune i consiglieri di minoranza (Basilio Brodu, Gian Pietro Gusai, Peppe Montesu, Leonardo Moro, Nicola Porcu, Pierluigi Saiu, Mara Sanna e Salvatore Sulas) avevano proposto le dimissioni in blocco di tutti i consiglieri. Un’azione forte, l’unica possibile per evitare il default del Comune.

«Invece di convocare un’assemblea aperta – si legge in una nota firmata dai consiglieri di minoranza – abbiamo proposto di consegnare nelle mani del sindaco le dimissioni dell’intero consiglio. Per farsi ascoltare da Cagliari non bastano più comunicati stampa e lacrime di coccodrillo. Serve un’azione forte, che costringa la Regione a occuparsi del comune di Nuoro». Invece il sindaco e la maggioranza hanno bocciato la proposta optando per la convocazione di un’assemblea aperta ai cittadini e ai consiglieri regionali del territorio che, si spera, possano far pressione sul governo regionale. «È un utopia – protesta la minoranza – In questo modo l’amministrazione continua ad avere un atteggiamento morbido nei confronti di Cagliari. Duri soltanto a parole e forse spaventati dall’idea di perdere la poltrona, alla fine si sono tirati indietro». La soluzione, per la minoranza, è una sola. «Dopo anni di appelli inascoltati è arrivato il momento di mobilitare tutti i cittadini nuoresi e di costringere la Regione a fare qualcosa. Come atto di massima fiducia abbiamo chiesto di rimettere gli incarichi nelle mani del sindaco. Si sarebbe assunta la Regione la responsabilità di lasciare Nuoro senza governo? Vuole, il sindaco di Nuoro, aspettare che venga dichiarato il dissesto? Siamo stanchi delle passerelle. Ci siamo stancati di promesse e parole vuote. Il sindco e la maggioranza hanno perso una grande occasione e l’hanno fatta perdere a tutta la città. Hanno rinunciato a mettere la Regione con le spalle al muro. Hanno dimostrato di non essere disposti a lottare fino in fondo. Hanno avuto paura. Hanno approvato, da soli, un documento troppo timido. Se il sindaco vuole l’unità del consiglio deve dimostrare di avere più coraggio». (g.z.)

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