La Nuova Sardegna

Nuoro

Pesce conservato male, sanzioni a Orosei e Nuoro

di Sergio Secci
Pesce conservato male, sanzioni a Orosei e Nuoro

Controlli a tappeto della guardia costiera della Caletta e del personale Asl Diverse attività commerciali sono risultate irregolari e sprovviste di bolla

16 marzo 2017
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OROSEI. I titolari di altre due pescherie sono stati sanzionati dagli uomini della guardia costiera di La Caletta e dal personale del servizio alimenti della Asl per la cattiva conservazione del pesce e per la mancata tracciabilità dei prodotti destinati alla vendita. Nei guai è finita una pescheria di Orosei, sempre per la pessima conservazione del prodotto detenuto in magazzino. I controlli aumentati nell’ultimo periodo da parte del personale che fa capo all’ufficio circondariale marittimo baroniese evidenziano ancora una volta che troppe attività destinate alla vendita del pescato, non rispettano le misure minime in merito alla corretta conservazione del pescato.

Il pesce destinato agli scaffali, viene spesso trasportato con mezzi non idonei che non permettono la refrigerazione. Proprio quanto è successo l’altro ieri a Nuoro quando gli operatori che stavano controllando la regolarità della documentazione di una pescheria, sono incappati in un carico di pesce proveniente da Olbia. All’interno del furgone, oltre novanta chili di prodotto che viaggiava però su un mezzo sprovvisto dell’impianto di refrigerazione e senza alcuna bolla che ne attestasse la provenienza.

I controlli all’interno dell’attività commerciale degli uomini diretti dal comandante Mario Cubeddu hanno permesso inoltre di rinvenire altro pesce non in regola per la tracciabilità e per il cattivo stato di conservazione. In tutto quasi un quintale di pesce che è stato sottoposto a sequestro mentre i titolari delle ditte sono stati sanzionati con due sanzioni distinte da tremila euro. Controlli anche lungo le strade con un’altra operazione che ha portato al sequestro di una notevole quantità di ricci di mare. Sabato mattina, la polizia stradale di Orosei, ha fermato un furgone lungo la statale 131 nei pressi di Siniscola, all’interno dello stesso, c’erano due pescatori originari del cagliaritano e numerose ceste di ricci. I due erano in possesso delle autorizzazioni regionali alla raccolta ma avevano omesso di compilare gli obbligatori registri che attestano la raccolta e viaggiavano su un mezzo non idoneo.

Un intervento congiunto con sanzioni di 4mila euro elevate dalla guardia costiera per la mancata compilazione dei registri e di mille euro della stradale per il trasporto dei ricci su un mezzo non idoneo.

Gli uomini della guardia costiera proseguono i controlli e nelle prossime settimane, passeranno al setaccio pescherie e cucine dei ristoranti per evitare che ai clienti, venga servito pesce privo dei requisiti di sicurezza.

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