La Nuova Sardegna

Nuoro

“Fainas de ichinadu” mette in mostra il meglio di Orotelli

di Federico Sedda
“Fainas de ichinadu” mette in mostra il meglio di Orotelli

Tre giorni ricchi di appuntamenti e manifestazioni Enogastronomia e artigianato nelle case del centro storico

16 marzo 2017
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OROTELLI. «Orotelli vi accoglie tra le proprie attività artigianali, commerciali, culturali e le tipicità enogastronomiche della propria comunità per riscoprire i mestieri che un tempo si esercitavano nelle case e nei rioni del paese». Questo l’invito che il Comune di Orotelli ha rivolto ai turisti e visitatori per richiamarli in paese in occasione di “Fainas de ichinadu”: la manifestazione ideata nel 2015 dall’amministrazione comunale per promuovere le attività artigianali e riscoprire i segreti e il fascino dei mestieri che si esercitavano un tempo nei rioni del paese.

L’evento, che durerà tre giorni, prenderà il via domani, venerdì 17 marzo, e si concluderà domenica 19 marzo.

Il programma, che vede in campo le associazioni culturali, gli operatori artigianali e commerciali del paese e singoli cittadini, è già stato messo a punto con largo anticipo. Primo appuntamento domani alle 17 con l’apertura delle 25 “domos”: le vecchie case del centro storico dove sono state allestite mostre ed esposizioni di oggetti antichi e di prodotti enogastronomici e dove verranno riproposte “sas fainas”, i mestieri di un tempo. A cominciare dalla lavorazione dei cambali (“sos cambales”), per finire con l’intaglio del ferro e il ricamo dei costumi, passando per la lavorazione del granito, del pane (“su pane lentu”) e dei dolci (“su pistiddu”). Verrà aperta anche la bottega antica (“sa butteca”) dove un tempo si vendeva di tutto.

Alle 20, in piazza Su palu, si esibirà il gruppo folk di Orotelli che ballerà accompagnato dall’organetto di Davide Ledda e dalla chitarra di Tore Pala. Seguirà l’esibizione dei thurpos. Le “domos” riapriranno sabato alle 9. Si potranno visitare la mostra fotografica allestita nella sala consiliare del Comune e “sa domo de su pane” (la casa del pane) dove, a casa Cannas, le massaie riproporranno la procedura di panificazione secondo la tradizione orotellese. Alle 11, in piazza Sant’Antonio, l’associazione San Pietro di Oddini riproporrà la lavorazione e la trasformazione della carne del maiale (“su porcu mannale”). Alle 15, nella sede dell’associazione del gruppo folk, si potrà assistere al rito del matrimonio di un tempo (“isposonzu oroteddesu”) con la consegna de “sos presentes” (i doni), la vestizione della sposa, l’uscita e la benedizione degli sposi e il corteo nuziale verso la chiesa di san Lussorio. Alle 16, invece, entreranno in scena le maschere etniche con la vestizione e la sfilata dei thurpos per le vie del centro storico con partenza da piazza Sant’Antonio. In serata balli in piazza.

Le manifestazioni verranno riproposte anche domenica 19 marzo. Nel corso della giornata si potrà visitare anche la casa di Salvatore Cambosu, dove sarà allestita una mostra con proiezioni di filmati dedicati allo scrittore orotellese. Le “domos” potranno essere visitate fino alle 20.

L’obiettivo di “Fainas”, giunta quest’anno alla terza edizione, è quello di promuovere le attività artigianali, commerciali e culturali tipiche della tradizione del paese.

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