La Nuova Sardegna

Nuoro

Ex Legler, firmato accordo per gli ultra cinquantenni

Macomer, Regione e Comuni siglano le basi per accompagnarli alla pensione Presto partirà un piano di reinserimento lavorativo di durata triennale

14 marzo 2017
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MACOMER. Per 22 lavoratori ex Legler ultracinquantenni rimasti senza ammortizzatori sociali si apre l’ombrello di un piano di reinserimento lavorativo di durata triennale. Ieri a Macomer tra la Regione, i Comuni interessati e i sindacati è stato firmato l’accordo che pone le basi per accompagnarli alla pensione impiegandoli in attività di utilità sociale nei comuni dove risiedono. Allo stesso tempo, però, c’è chi ha perso ogni copertura. Sono i dipendenti delle aziende tessili di Macomer e della provincia di Nuoro, i quali sono stati esclusi dalla mobilità in deroga prevista da una norma approvata dal Governo, perché il bando pubblicato dalla Regione prevedeva termini troppo stretti per le domande. Ieri il dramma di questi lavoratori (un centinaio tra Macomer, Ottana e Siniscola) e delle loro famiglie è stato portato all’attenzione dell’assessore regionale al Lavoro, Virginia Mura, alla quale i sindacati hanno chiesto di riaprire i termini di presentazione delle domande evitando ingiuste esclusioni. Con l’accordo firmato ieri le amministrazioni comunali realizzeranno progetti di valenza sociale (istruzione, accoglienza, turismo, ambiente e altro) a favore dei lavoratori ex Legler con più di 50 anni. I progetti dureranno due anni (prorogabili a tre) per accompagnali alla pensione. Per la Regione l’accordo è stato firmato da Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Pigliaru, dall’assessore Virginia Mura e da Massimo Temussi, direttore generale dell’Aspal, soggetto attuatore del piano. Per i sindacati c’erano Cgil, Cisl e Uil e per i comuni i sindaci o amministratori delegati di Bosa, Birori, Borore, Flussio, Macomer, Ottana, Silanus, Sindia, Siniscola, Suni e Tinnura. «È un risultato importante di un lavoro iniziato da tempo – ha detto il sindaco di Macomer, Antonio Succu – che mette in sicurezza i lavoratori e le loro famiglie. Ringrazio la Giunta regionale e il consigliere Gianfranco Cogiu che ha lavorato per inserire le risorse necessarie in finanziaria». Congiu spiega che l’accordo completa un ciclo iniziato nel 2009 con i cantieri di rimboschimento nelle aree deindustrializzate. «Quella misura assume ora i connotati di un vero welfare – ha detto – e di salvaguardia socio lavorativa di chi era rimasto senza coperture». Jose Mattana della Cgil spiega che si tratta di un tassello di un percorso iniziato con la Regione da tempo e che necessita ancora di risposte per è rimasto senza nulla. Katy Contini della Cisl ricorda il vecchio accordo del 2009, poi interrotto in seguito al cambio delle norme. «Grazie a Pigliaru, a Congiu e ai sindaci, soprattutto a Succu, l’abbiamo recuperato – ha detto – e ora consentirà di accompagnare alla pensione gran parte degli interessati». «Grazie all’impegno di tutti abbiamo chiuso una vicenda molto delicata – ha commentato Filippo Spanu, attuale assessore al Personale –, è stato un lavoro corale che considero una buona pratica da prendere ad esempio in altri casi complicati». Soddisfatta anche l’assessore Mura. «Ci sono stati momenti difficili – ha detto –, l’accordo stipulato dalla precedente Giunta non era più applicabile in seguito al cambio del quadro normativo. Siamo riusciti a onorare l’impegno politico, trovando una soluzione efficace e duratura». (t.g.t.)

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