La Nuova Sardegna

Nuoro

Dieci casi di peste suina, scatta la sorveglianza

Dieci casi di peste suina, scatta la sorveglianza

Le analisi della Assl di Lanusei confermano il focolaio in una azienda di Talana De Martini: «Chi non rispetta le regole mette a repentaglio il lavoro di tutti»

13 marzo 2017
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LANUSEI. Prima era solo un caso sospetto, ora è una certezza. Gli esami effettuati hanno confermato la presenza della peste suina sui dieci capi abbattuti qualche giorno fa in un’azienda di Talana. Durante le attività di monitoraggio e vigilanza del Servizio di Sanità animale della Assl di Lanusei (diretti dal dottor Dino Garau), infatti, era stato accertato un caso di Psain un suino che ha reso necessaria l’attivazione dell’Unità di crisi locale per scongiurare il diffondersi della patologia attraverso le misure di sicurezza previste dalla normativa. Oltre all’abbattimento, allo smaltimento delle carcasse dei maiali e alle misure di disinfezione, sono state istituite una zona di protezione, nel raggio di tre chilometri dal focolaio, e una di sorveglianza, nel raggio di 10 chilometri, in quest’ultima sono presenti circa duecento allevamenti.

«Nella zona di protezione – si legge in una nota stampa diffusa ieri pomeriggio dagli stessi uffici dell’Azienda sanitaria ogliastrina – è presente un’altra azienda suinicola nella quale le ispezioni dei veterinari Assl non hanno riscontrato la presenza del virus. In questa area vigono, tra l’altro, il divieto di movimentazione dei suini, l’obbligo di disinfezione dei mezzi di trasporto utilizzati per gli animali, l’obbligo di pulizia, disinfezione e disinfestazione dell’azienda infetta, il divieto di entrata e uscita dalle aziende di qualsiasi animale domestico». Nella zona di sorveglianza vigono analoghe prescrizioni. Ulteriori esami clinici e di laboratorio sugli allevamenti – annuncia la Assl di Lanusei – dovranno essere effettuati a distanza di 40 giorni dalle operazioni preliminari di pulizia e disinfezione dell’azienda in cui è stato riscontrato il caso. Solo a quel punto, se non saranno rilevati nuovi focolai, cesserà l’applicazione delle misure di sorveglianza. Gli esami clinici negli allevamenti della zona di protezione potranno essere effettuati invece dopo 45 giorni. Alessandro De Martini, responsabile dell’Unità regionale di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana ricorda l’importanza delle regole: «Chi non le rispetta, chi non segue le norme di protezione e di igiene, chi non emerge dall’illegalità perseverando nell’allevamento brado, oltre a danneggiare se stesso, mette a repentaglio e danneggia il lavoro di chi si sforza ogni giorno per mantenere gli allevamenti in sicurezza e contribuire a debellare definitivamente la peste suina africana in Sardegna». Inoltre, ricorda De Martini, «sono previsti diversi incentivi per chi opera nella legalità e investe in allevamenti protetti e di qualità».

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