La Nuova Sardegna

Nuoro

Verso le elezioni, manovre sotto traccia

di Federico Sedda
Verso le elezioni, manovre sotto traccia

Bolotana è tra i Comuni chiamati a rinnovare il consiglio. Il Pd valuta la ricandidatura di Manconi

12 marzo 2017
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BOLOTANA. Tra i Comuni che alla fine di maggio o ai primi di giugno 2017 (la data non è stata ancora fissata) si recheranno alle urne per eleggere il sindaco e rinnovare il consiglio comunale c’è anche il comune di Bolotana, 2.613 abitanti. Il mandato del sindaco, Francesco Manconi (Pd), 67 anni, eletto per la seconda volta consecutiva nelle elezioni del 10 giugno 2012 con 706 voti e il 40 per cento dei voti validi, si avvia, quindi, alla scadenza. La seduta del consiglio comunale che si è tenuta qualche settimana fa per l’approvazione del bilancio potrebbe essere l’ultima o la penultima della consiliatura che sta per concludersi. In vista di questa scadenza, la politica locale, o quanto meno quel poco che ne è rimasto, dovrebbe guardare all’immediato futuro per organizzare liste, movimenti o gruppi più o meno civici o colorati da proporre agli elettori. Invece, a poco più di due mesi dalla scadenza elettorale, a Bolotana tutto tace. Almeno ufficialmente.

Gli incontri, gli approcci e i tentativi di convincimento per eventuali candidature sono rimasti, finora, sotto traccia, dietro le quinte o, addirittura, nelle retrovie. Allo scoperto non è venuto ancora nessuno. Neppure il Pd, che, dopo la conclusione del nuovo tesseramento, ha riunito gli iscritti per fare un bilancio del mandato elettorale che sta per concludersi. È probabile che, prima di decidere, i democratici vogliano sciogliere il nodo di una eventuale ricandidatura di Francesco Manconi, che, in base alla legge che stabilisce la possibilità per i sindaci dei piccoli comuni di candidarsi per tre mandati consecutivi, potrebbe ripresentarsi anche alle prossime elezioni. Una possibilità, questa, da non escludere, ma neppure da dare per certa. Qualora Manconi decidesse di non ricandidarsi, il Pd dovrà cercare un suo sostituto. Impresa tutt’altro che facile. Per avere un quadro delle possibili liste che potrebbero scendere in campo si potrebbe fare riferimento all’attuale panorama politico del consiglio comunale uscente, dove, oltre al gruppo di maggioranza, figurano anche tre gruppi civici di minoranza: Progetto civico con un consigliere (Mario Bussa), Progetto e sviluppo con due consiglieri (Armando Saba e Maria Giovanna Cocco) e Zente noa con un consigliere (Fabrizio Tanchis). In teoria tutti i gruppi, da soli o in alleanza, potrebbero ripresentarsi alle elezioni. Con l’incognita di un nuovo schieramento civico che sta già lavorando per buttarsi nella mischia e che porterebbe a cinque i protagonisti in campo, rendendo ancora più frastagliato il panorama politico bolotanese già debole e incerto. Alla fine, per non disperdere i voti e con il numero dei votanti sempre in picchiata, si stringeranno alleanze. Ma il tempo che si assottiglia sempre di più rischia di essere, stavolta, un cattivo consigliere.

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