La Nuova Sardegna

Nuoro

Il canto dei Gosos, così si pregano i santi

di Federico Sedda
Il canto dei Gosos, così si pregano i santi

Bolotana, il Comune pubblica un libro di preghiere tascabili in onore di San Bachisio e Santo Isidoro

11 marzo 2017
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BOLOTANA. Nuovo interessante capitolo del progetto messo in campo dall’amministrazione comunale di Bolotana di promuovere le ricerche su vari aspetti della storia e delle tradizioni culturali del paese attraverso la pubblicazione di volumi che contengano studi e approfondimenti sulle tematiche socio-culturali della comunità. Dopo aver deciso di stampare a sue spese il libro “Bolotana nella Grande Guerra. In memoria dei combattenti bolotanesi 1915-1918”, curato dallo storico Luciano Carta, la giunta comunale ha ora deliberato di fare altrettanto con il volume “Il canto dei Gosos nella tradizione liturgica bolotanese”, che contiene i versi devozionali in lingua sarda (gosos) che illustrano la vita dei santi e, in particolare, di quelli radicati nella tradizione popolare-religiosa del paese. «Il volume – fa sapere l’assessore alla Cultura, Maria Elena Motzo – riguarda l’analisi e lo studio del manoscritto che trattava la raccolta dei “gosos” utilizzati nella tradizione e nella devozione religiosa locale. Un libro di preghiere comuni tascabile a uso personale contente le lodi dei santi maggiormente venerati a Bolotana, tra i quali i gosos di san Bachisio, il santo bolotanese per eccellenza, e quelli in onore di sant’Isidoro, di san Basilio e di san Giovanni Battista». Ai gosos si aggiungono i canti della Settimana santa ("sos cantos de chida santa"), quali il notissimo "Sette ispadas de dolore" e i canti natalizi che hanno in "Su pizzinneddu" il canto più popolare. I "gosos" e le "laudes", generalmente scritti in quartine o sestine in metro ottonario con un ritornello che si ripete sempre uguale dopo ciascuna strofa, sono parte essenziale dei riti liturgici popolari e, in particolare, delle novene. Il tema è quello della vita dei santi o della Madonna nelle sue varie rappresentazioni liturgiche. I componimenti, alcuni dei quali risalenti al Medio Evo, sono generalmente tramandati in forma orale. La raccolta in forma scritta si deve per lo più al clero o ad appassionati locali. Ora, il volume, curato dallo storico Luciano Carta e dal gruppo di ricerca formato da Tore Pedde, Angela Maria Ortu e Pierina Serra, darà alla raccolta dei "gosos" una forma organica. I testi fanno spesso parte del repertorio dei canti a cuncordu e a tenore della tradizione popolare. "Il progetto, che si aggiunge a quello sulla ricerca riguardante i soldati bolotanesi nella prima guerra mondiale - sottolinea Maria Elena Motzo - rientra nelle iniziative del Comune per promuovere lo sviluppo socio-culturale del paese". Il ricavato della vendita del libro, curata dalla Pro Loco, verrà destinato alla ricerca, allo studio e all'approfondimento di tematiche socio-culturali che riguardano Bolotana e la sua storia.

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