La Nuova Sardegna

Nuoro

Dorgali, la replica di Delussu: «Quei reperti erano già nel museo»

Fabrizio Delussu
Fabrizio Delussu

L’archeologo interviene a proposito dell’inchiesta in Procura e i contrasti con la coop: «Il curriculum? Tutto vero»

11 marzo 2017
2 MINUTI DI LETTURA





DORGALI. «Quando sono arrivato al museo quei reperti erano già presenti», dice l’archeologo Fabrizio Delussu, che con un lungo comunicato rompe il silenzio a dieci giorni dalla revoca della nomina a direttore del parco di Ostia Antica. E racconta la sua versione sui profondi contrasti con la cooperativa Ghivine attorno alla gestione del museo e dei siti archeologici di Dorgali, che sarebbero all’origine della marcia indietro del Mibact sulla nomina dopo l’investitura a febbraio.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:regione:1.15005617:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/regione/2017/03/09/news/il-mistero-dei-bronzetti-nei-guai-l-ex-direttore-delussu-1.15005617]]

In particolare, in merito ai reperti archeologici privi di documentazione del museo, al centro di un’inchiesta dei carabinieri coordinata dalla procura in seguito alla denuncia presentata da un esponente della coop Ghivine, subentrata alla guida del museo, Delussu sostiene che «le accuse sono semplicemente ridicole e facilmente confutabili. Mi limito a osservare che i reperti in questione sono esposti nel Museo, alcuni da anni, provengono da scavi regolari o sono stati rinvenuti fortuitamente e successivamente donati al Museo, quando non ero neppure direttore».

Quanto ai contrasti con la coop, Delussu ne vede l’origine nella nota indirizzata al Comune nel febbraio 2016 in cui segnalò «gravi irregolarità relative alla gestione del personale e del finanziamento regionale del quale beneficia la cooperativa per il progetto Museo civico e siti archeologici». Critiche ribadite in una relazione, su richiesta del Comune, del marzo successivo.

In merito alla lettera del febbraio 2017 al responsabile del procedimento per l’incarico a Ostia Antica con cui un rappresentante della coop Ghivine sollevava una serie di interrogativi su Delussu, quest’ultimo sostiene dal canto suo che si tratta di affermazioni «false e facilmente confutabili», se non «prive di fondamento».

Quanto al curriculum inviato al ministero per partecipare al concorso, contestato da più parti per alcuni affermazioni, Delussu sostiene che si tratta invece di «attività documentabili», ed entra nello specifico indicando le pubblicazioni che ha curato a proposito. «Chiariti questi aspetti – conclude l’archeologo dorgalese – affermo con assoluta tranquillità che sarebbero bastati i miei titoli accademici (laurea, specializzazione, dottorato, contratti e assegni di ricerca, docenze) e le determinanti esperienze maturate negli ultimi anni (direzione del Museo archeologico di Dorgali, responsabilità di progetti di valorizzazione di aree archeologiche, responsabilità di cantieri di scavo, restauro e consolidamento della Soprintendenza etc.) per consentirmi di accedere agevolmente alla selezione per direttore di musei italiani». (p.me.)

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative